ok, tocca a me..... riascoltare i veri Tomahawk, con tanto di bassista (e che bassista), e non la loro copia in versione compilation etnica, fa sempre piacere l'album si ascolta volentieri, un paio di pezzi in particolare si distinguono: Rise Up Dirty Waters e Typhoon per il resto l'album mi sembra un po' piatto, le canzoni iniziano, proseguono e finiscono allo stesso modo: i riff si ripetono costantemente per tutto il pezzo caratterizzato quasi sempre da un cauto 4/4 con pochi stacchi e variazioni o passaggi in dispari a cui ci avevano abituato i primi due album; la struttura stessa dei singoli brani promette molto bene all'inizio, ma poi non viene sviluppata e spesso si risolve in un nulla: poca "cattiveria", poca "botta", poco "impatto sonoro", ma al contrario il tutto sembra un po' troppo ovattato in queste atmosfere caratterizzate da un eccessivo utilizzo di synth simil-cori che a volte inutilmente sovrastano la voce. ecco, la voce: ok, gli anni passano, ma mi mancano i passaggi sussurro/growl/cantilena/cantocosìinavasatochemimangioilmicrofono a cui ci ha sempre abituato "il nostro"; la voce c'è, non si discute, ma ormai il crooner ha preso il sopravvento, e il più delle volte non è ciò che ci si aspetta di ascoltare. gli echi degli altri progetti si sentono se si vogliono sentire: più FNM (purtroppo) e meno Bungle (peccato)..... Trevor il suo lo fa, e lo fa bene, ma non è il suo gruppo, non è il suo stile. John ha sempre un grande suono, ma qui rimane un po' chiuso dalla struttura dei pezzi. Duane si è un po' troppo addolcito: preferivo i riff acidi dei primi tempi.
forse devo ascoltarlo meglio, forse no......
Edited by Fantômas - 17/2/2013, 00:39
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