Cattivo come adesso...Mike Patton's forum

[Traduzioni/Interpretazioni] Faith No More, da "TheRealThing" a "AlbumOfTheYear", by Jizzlobber

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Jizzlobber
view post Posted on 19/7/2006, 12:50     +1   +1   -1




Salve a tutti!
Avevo detto che avrei postato sul forum tutte le traduzioni degli album dei FNM con Patton comprensive anche di qualche riga di interpretazione...quindi eccole qua!
Ho creato una nuova discussione perchè in realtà DaveJWarner ha già provveduto a fare proprie traduzioni di The Real Thing e Angel Dust in un altro topic, quindi ne ho fatto uno nuovo così è più facile confrontare e si razionalizzano gli spazi. Comunque se ci sono problemi me lo dite che posto tutto sull'altro topic...

Tradurre i testi di Michele a tratti è stata un po' un'impresa: alcune cose sono ambigue, a volte possono esserci più interpretazioni, spesso si brancola proprio nel buio..:D comunque il tutto va visto alla luce del fatto che Patton spesso ha dichiarato che scrivere testi è la parte che lo diverte di meno, e che più che volentieri sceglie le parole più per le loro caratteristiche fonetiche che per il loro senso! :perv: in genere ho cercato di rendere i testi con un italiano più accettabile possibile, dato che spesso la traduzione letterale dall'inglese partorisce mostri davvero paurosi! :sick:

Se ci sono precisazioni fatele pure, che si corregge! :)


L’ESSENZA (1989)

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1. Fuori dal nulla
2. Epico
3. Cadendo a pezzi
4. Sorpresa! Sei morto!
5. Mangiatori di zombie
6. L’essenza
7. Amore subacqueo
8. Il mattino dopo
9. Il picchio marziano
10. Porci da guerra
11. Il confine del mondo

Note: Un album dai testi semplici, comprensibili nel complesso, ma già con un’alta carica di significato; senza contare che certe immagini sono proprio fantastiche! In generale, è un album molto ironico, introspettivo solo a tratti.
Ho tradotto “L’Essenza” perché qui “real” mi pare assumere un significato che va oltre “reale” o “vero”: sembra più esprimere un concetto di necessità, di assoluta preminenza di questa “cosa” rispetto alle altre, di una totale sua superiorità in quanto a importanza. E’ un po’ come dire “la cosa che realmente conta”, “la cosa per cui vale la pena vivere”, “ciò che conta nella vita”. Almeno, secondo me!




1. FUORI DAL NULLA

(nota: che dire…un ragazzo stravede per una ragazza e si distrugge nell’anima e nel corpo)


Scosso nell’animo, sto ribollendo dentro
Mi inondi con la tua bellezza e mi distruggi
Vieni fuori dal nulla
Il mio sguardo (su di te) da fugace si fa fisso (oppure: il mio sguardo fugace si blocca su di te)
L’ossessione mi domina – Sono tuo dall’inizio
Lo so che mi vedi – i nostri sguardi si allacciano
Vieni fuori dal nulla
Il mio sguardo (su di te) da fugace si fa fisso
Un minuto qua e un minuto là
Non so se sorriderò o piangerò
Un minuto qua e un minuto là
E poi saluti con un cenno e te ne vai…
Sto raschiando il fondo, vivo ogni giorno per due
Tutta l’energia scivola via, tutto prende le tue forme
Vieni fuori dal nulla
Il mio sguardo (su di te) da fugace si fa fisso (oppure: il mio sguardo fugace si blocca su di te)
Un minuto qua e un minuto là
Non so se sorriderò o piangerò
Un minuto qua e un minuto là
E fa male dentro
Un minuto qua e un minuto là
E poi saluti con un cenno e te ne vai…


2. EPICO
(nota: pare sia un pezzo sull’orgasmo e sulla masturbazione…leggerlo in quest’ottica è fantastico! Ma mi piace anche pensare che nel testo ci sia spazio perché ognuno possa vederci la propria cosa “epica”..)



Lo percepisci, lo vedi, lo senti oggi?
Se non ci riesci comunque non fa niente
Non potrai mai capirlo perché succede troppo in fretta
Ed è così piacevole, è come camminare sul vetro
E’ troppo fico, è troppo esaltante, è il massimo
Ti prende troppo, è fuori di testa
Puoi toccarlo, annusarlo, assaporarne la dolcezza
Ma non fa differenza perché ti stende lo stesso
Lo vuoi tutto ma non lo puoi avere
E’ come piangere, sanguinare, star steso per terra
Allora ti ci metti sopra e te ne fai un altro po’
Devi condividerlo, così lo sfidi
Poi lo scopri (denudi) e lo strappi
Lo vuoi tutto ma non lo puoi avere
E sulla tua faccia ma non lo puoi afferrare
E’ vivo, impaurito, una bugia, un peccato
E’ magico, è tragico, è una sconfitta, è una vittoria
E’ oscuro, è umido, è un amaro dolore
È triste che sia successo ed è una vergogna
Lo vuoi tutto ma non lo puoi avere
E sulla tua faccia ma non lo puoi afferrare
Che cos’è?
E’ La Cosa (o anche : “è quel che è”)



3. CADENDO A PEZZI
(nota: un testo geniale sull’indecisione e sulla mancanza di polso nelle situazioni)



Avanti e indietro, vado come va il vento
La soluzione scivola via di nuovo
Proprio tra le mie dita, ritorna nel mio cuore
Dove è fuori portata e nel buio
A volte penso di essere cieco
O forse solo paralizzato
Perché la faccenda si complica ogni giorno di più
E i pezzi del mio puzzle continuano a rotolare via
Ma lo so, c’è un disegno sotto tutto questo
L’indecisione ottenebra la mia mente
Nessuno ascolta…
Perché sono sospeso in un punto morto
Tra il mio amore e la mia agonia
Lo vedi, sono sospeso in un punto morto
La mia vita sta cadendo a pezzi
Qualcuno mi rimetta insieme
Faccia a terra
Dita nelle orecchie per bloccare il rumore
Occhi serrati per evitare la visione
Anticipo la fine, perdo la volontà di combattere
Goccioline di “sì” e “no”
In un oceano di “forse”
Da giù, sembra una ripida salita
Dalla vetta, un’altra delle mie rovinose discese
Ma lo so, l’equilibrio c’è
L’indecisione ottenebra la mia mente
Nessuno ascolta…
Perché sono sospeso in un punto morto
Il mio amore, la mia agonia
Lo vedi, sono sospeso in un punto morto
La mia vita sta cadendo a pezzi
Qualcuno mi rimetta insieme


4. SORPRESA! SEI MORTO!
(nota: beh…cosa si può aggiungere??...)



Sorpresa! Sei morto!
Ha ha! Apri gli occhi!
Guarda il mondo com’era quando c’eri dentro
Quando eri vivo ed eri innamorato
E quando ti ho levato tutto!
Non è ancora finita
Non ricordi?
Te lo ricordo io
L’odio che ho riversato
Sul tuo collo con un colpo fatale
Dai miei denti e la mia lingua
Ho bevuto e divorato, ma è solo l’inizio
Ora sei mio
Continuerò a ucciderti fino alla fine dei tempi
Sorpresa! Sei morto!
Indovina?
Non finisce mai…
Il dolore, il tormento e la tortura, empietà,
Nausea, sofferenza, perversione, catastrofe
Non puoi scappare




5. MANGIATORI DI ZOMBIE
(nota: un pezzo sul rapporto sadico-freudiano tra un bambino e sua madre..anche qui, il genio! Probabilmente i “mangiatori” sono i bambini, e gli “zombie” le povere madri..!)


Sei tutto
Perciò mi aggrappo a te
Quando sorgo (mi sveglio)
I miei pensieri convergono su di te
Su di te
Il mondo è così piccolo
Comparato a te
E sono tutti quanti sbagliati
Comparati a te
A te
Inizio a vedere attraverso i tuoi occhi
Tutti i precedenti misteri non hanno più sorprese
E allora, ascolta
Perché sono onnisciente
Hey guardami, donna
Sono solo un bambino
Sei fortunata ad avermi
Sono grazioso e dolce come una caramella
Incantevole come una favola
Sono innocente e innocuo
E allora abbracciami e baciami
Sculacciami e sgridami addosso
Spero che non te ne andrai mai
Perché chi vorrebbe sentirmi urlare?
Nessuno comprende
Tranne i miei giocattoli
E allora ascolta
Perché sono onnisciente
Hey guardami, donna
Sono solo un bambino
Se sorrido, allora tu sorridi
E per un momento impazzisco
Mi sciolgo nella tua bocca
E tra le tue mani, ogni volta che posso
Ma non faccio davvero nient’altro
Che scalciare e agitarmi
Mi piace fare casino
Rido al tuo dolore
Sto tutto il giorno seduto sul mio lettino
E assorbo tutto ciò che mi dai
Sono inerme
Sono senza difetti
Sono una macchina
Dammi, ho bisogno dei miei giocattoli….
Tienimi caldo
Tienimi forte e robusto
Tienimi per sempre
E allora ascolta
Perché sono onnisciente



6. L’ESSENZA
(nota: ho letto che questo pezzo sarebbe sulla droga…non so, può essere…ma mi piace pensare che sia adattabile a qualunque cosa di veramente intenso che generi determinate sensazioni)



Conosco la sensazione
E’ l’Essenza
L’anima del Vero
Il momento perfetto
Il momento d’oro
Lo so che lo senti anche tu
Conosco la sensazione
È l’Essenza
Non puoi rifiutare l’abbraccio
E’ come il disegno sotto la pelle
Devi sporgerti e tirarlo tutto dentro
E senti che sei arrivato troppo vicino
Allora ne ingoi un’altra dose
Il culmine della felicità
Ti riempie l’anima
Pensi di non poterne prendere di più
Non vuoi mai lasciarti andare
Per toccare le radici dell’esperienza
Gli ingredienti basilari
Per vedere lo sfavillio sconosciuto della vita
E sentire lo sporco, l’angoscia, la rabbia e il conflitto
Ama la sicurezza dell’imminente
Ti uccide un po’ alla volta
Culla l’ispirazione
Ti lascerà a contorcerti sul pavimento…
E’ così irreale, ciò che sento
Questo nutrimento, la vita è piegata
In una forma che posso governare
Una spira del destino, tutta mia
Digrigna i denti, non far rumore
Fai un passo e guardati intorno
Serra il pugno e chiudi gli occhi
Guardati dentro nel profondo, ipnotizzati,
Il sospiro non è che un grido
E questo è quanto

Sì, l’estasi, puoi pregare
Non la lascerai mai scivolare via
Come la canzone sacra che qualcuno canta dentro di te
Come la carne calda dove si conficca la spina
Come il sogno che tu sai un giorno diverrà realtà
Provi a trattenerlo un po’ di più, un po’ più forte
E’ il gioiello della vittoria
L’abisso della miseria
E una volta che ne hai assaggiato l’anima
Ne riconoscerai sempre il sapore
L’attimo di divinità
Bevi il cielo
Tutto il paradiso è tra le tue braccia
Tu sai perché
È proprio qui, in tutto se stesso
E ciò che sei, non c’è niente altro
Stai sviluppando una vita dentro un’altra
Le labbra della meraviglia ti baciano dentro
E quando è finito la sensazione rimane
Ritorna tutto a questo
Il fumo sparisce, vedo cos’è che
Che mi fa sentire così…
E’ così irreale, ciò che sento
Un flusso, vendi l’anima, senti il sangue
Che pompa nelle vene, non puoi spiegare
L’elemento che è tutto
Serra il pugno e chiudi gli occhi
Guardati dentro nel profondo, ipnotizzati,
Sì, l’estasi, puoi pregare
Non la lascerai mai scivolare via
Come l’eco delle risate della tua infanzia, da allora in poi
Come la prima volta che l’amore ti ha costretto a prendere la sua direzione, in silenzio
Come il tuo battito cardiaco quando capisci che stai morendo, ma resisti
Come il modo in cui piangi per un lieto fine, fine…
Lo so


7. AMORE SUBACQUEO
(nota: un tizio che si innamora di una sirena e per seguirla negli abissi ci rimane secco?)



Guardando dentro l’acqua
È difficile distinguere il tuo viso
Se il nostro amore sta annegando, allora perché
Mi sento così fuori luogo?
Fai bolle in superficie
Ti prendi una boccata d’aria fresca?
Per sempre desideroso di farti mia
Ma non posso sfuggire il tuo sguardo…
L’acqua filtra nei tuoi polmoni
Ma i tuoi occhi sembrano così sereni
È meraviglioso come si increspa la superficie
Ma tu sei perfetta, e non riesco a respirare
Per sempre desideroso di farti mia
Ma non posso sfuggire il tuo sguardo…
Stringimi più forte, tienimi vicino
Mio amore subacqueo
Stringimi più forte, tienimi vicino
Non ne avrò mai abbastanza
Toccami da sotto
Non ti lascerò mai andare



8. IL MATTINO DOPO
(nota: chi è l’essere umano che ha ridotto così il protagonista della canzone?)



Svegliato dalla luce del sole
Immolato dalla notte prima
I ricordi mi attraversano la mente
Sono appena nato o sono morto?
Ieri è dimenticato, il mattino dopo
Sento il tuo sapore, sento la tua risata
Dissolversi in distanza
Si accumulano reminiscenze
Macchie di sangue sui miei vestiti laceri
Ogni minuto la paura cresce
Se solo potessi stendermi e riposare
Sono stanco di cercare me stesso
Se sono morto, come posso provare tanto amore?
Se sono morto, perché sto sognando?
Se sono morto, dove me ne vado?
Se sono morto, perché questo dolore è così piacevole?
E’ mio questo sangue rappreso sulla mia faccia?
O è l’amore di qualcun altro?
Sa di dolce, proprio come te
E allora salvami amore mio, e uniamoci
Ricordo che ti amavo tanto
Ma dove sei, e dov’è il tuo tocco fatale?
Quando ho chiuso gli occhi era per la siesta?
Mi sono imbattuto in un’oscurità più nera del sonno?
Ho sete di sonno
Non ci sono più risposte



9. IL PICCHIO MARZIANO

(strumentale)









10. PORCI DA GUERRA
(nota: pezzo apocalittico sull’ingiustizia della guerra con comparsata finale di Satana… Ozzy gradisce, e dieci anni dopo Bordin suona con lui… :P )




Generali riuniti in massa
Proprio come streghe alle messe nere
Menti malvagie che pianificano distruzione
Negromanti che costruiscono morte
Nei campi i corpi bruciano
Mentre la macchina della guerra continua a girare
Morte e odio per il genere umano
Avvelenano le loro menti manipolate. Oh Signore, sì!
I politici si nascondono
Loro l’hanno solo iniziata la guerra
Perché dovrebbero uscire a combattere?
Questo compito lo lasciano ai poveri
Il tempo peserà sulle loro menti di potere
Che fanno guerre per puro divertimento
E che trattano le persone come pedine degli scacchi
Aspettano che arrivi il giorno del giudizio
Ora nell’oscurità il mondo si è fermato
Mentre si sentono i corpi bruciare
I porci-da-guerra non sono più al potere
Poiché Dio ha suonato l’ora
E’ il giorno del giudizio, Dio chiama
Sulle ginocchia strisciano i porci-da-guerra
Chiedendo pietà per i loro peccati
Satana, ridendo, spiega le sue ali. Oh Signore, sì!








11. IL CONFINE DEL MONDO
(nota: un laido quarantenne adesca una ragazza assai più giovane di lui ad un fumoso party. Almeno, io me la immagino così..! Un classico caso in cui grande musica e testo azzeccato proiettano nitide immagini nella mente dell’ascoltatore!)




Vieni qui, amore mio
Ti dico un segreto
Vieni più vicino, ora
Voglio che tu ci creda
Ti dirò tutto ciò
Che vuoi sentire
Non preoccuparti, piccola
Non c’è niente da temere
Hey, bambina
La vuoi una caramella?
Guardami negli occhi
Ho visto tutto
Mano nella mano
Cadiamo insieme
Canteremo e balleremo
E nascerà un idillio
E passeggeremo fino al confine del mondo
Vieni, siediti
Appoggia la testa sulla mia spalla
Che importa
Se ci ho quaranta anni più di te?
Puoi fidarti di me
Non sono un criminale
Ma ucciderei mia madre
Per stare con te
Canteremo e balleremo
E nascerà un idillio
E passeggeremo fino al confine del mondo
Fammi un sorriso
Fammi vedere queste perline
Farei qualsiasi cosa
Per le dolci ragazzine….






















POLVERE D’ANGELO (1992)

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1. La terra del sole
2. Caffeina
3. Crisi di mezza età
4. RV (mezzo ricreativo)
5. Sempre più insignificante
6. Tutto è perduto
7. Depravazione
8. Kindergarten
9. Sii aggressivo
10.Una modesta vittoria
11. Hitler a crack
12. Sessuomane
13. Un uomo da marciapiede
14. Facile



Note: Un album con dei testi strabilianti a livello formale: il lessico è molto più ricercato rispetto alla media di qualsiasi gruppo rock che io conosca, le figure retoriche sono efficacissime e le immagini utilizzate sono a dir poco cinematografiche per la loro intensità. E’ un disco oscuro, viscerale, in cui l’ironia non è mai svago ma lascia trasparire sempre un sostrato di alienazione.
La traduzione non è stata difficile, ma alcune canzoni non si comprendono nel significato. Peccato. Quelle che si comprendono, però, sono davvero notevoli! Secondo me, il miglior album dei Faith No More.



1. LA TERRA DEL SOLE
(nota: Mike Patton stava sveglio, imbottito di caffè, a guardare programmi televisivi che girano di notte in America…Sono programmi che cercano di inculcare autostima nell’ascoltatore, con frasi simili a quelle dei biscotti della fortuna…Mike prende appunti, ed ecco il risultato!)




Hai uno stile vincente
E allora mantienilo
Il tuo futuro
Sei un angelo diretto verso la terra del sole
La fortuna ti sorride

Preparati ad una serie di confortanti miracoli
Dal digiuno al banchetto!
E la vita ti si presenta come una audace avventura
Quindi canta e rallegrati
E attendi il sogno che continui a sognare
Il tuo futuro
Sii soddisfatto di te stesso e datti una bella stretta di mano
Perché niente ancora è perduto

La vita ti sembra valer la pena di essere vissuta?

ECCO COME ORDINARE!

Sì, mmh mmh, ora la prossima domanda
Le musiche commoventi hanno un qualche effetto su di te?
Hai mai la sensazione che l’età ti giochi contro?
Canta e rallegrati e canta e rallegrati
Sì, mmh mmh, interessante
Ma dimmi, canticchi o fischietti mai per puro divertimento?
Hai mai la sensazione che l’età ti giochi contro?
Io – Posso aiutare – posso aiutarti – posso aiutarti – aiutati!

La vita ti sembra valer la pena di essere vissuta?

ECCO COME ORDINARE!

Varicoso
Comatoso
Senile



2. CAFFEINA
(nota: dello stesso periodo di Land Of Sunshine. Di che parla? Patton dice che è ispirata a una notte insonne che lui passò in un bar ascoltando certi discorsi degli occasionali avventori. Ma sinceramente ho molta difficoltà a comprenderla nel complesso…)



Versiamo vergogna su di noi
Pietrifichiamoci in una crosta
---cemento---
Dimentica il fascino
E mormora un martello pneumatico
---sottovoce---

Nascondi la faccia dietro la tenda
Meglio il silenzio da così vicino
E rotola via dalla lingua, QUASI

Il mondo si aspetta una posa
Spontanea e naturale
---rilassati---
Mentre stendi il cemento fresco
Giuri, imprecando, che non verrai mai
---preso---

Nel momento in cui sei più debole, intrappolato nella pietra
E siamo congelati qui, e sbirciamo
QUASI, dolci chiacchiere, CAFFEINA

Realizza un contatto
Sul mio collo
Confesso nelle sabbie mobili

“Ma è così facile per te”
“Sì, c’è sempre una cosa”
“Hai qualcosa da dirmi?”
“Di’ qualcosa”
“Nulla”

Ti sto avvisando
Ti sto avvisando
Ti sto fottendo
Ti sto avvisando

“Rilassati”
“E’ solo una fase”
“Ne uscirai”

Credi a tutto quello che ti viene detto

Non è più divertente
E’ la cosa che odi di più
La cosa che odi di più
La cosa che QUASI odi



3. CRISI DI MEZZA ETA’
(nota: questa è una delle più ostiche. Il titolo e parte del testo suggeriscono una cosa, Mike Patton dice che non conta e che il testo è su Madonna…mah!)



Continua, torcimi il collo
Come se strizzassi uno straccio umido
Un po’ di disciplina
Per il mio adorato genio
La mia testa è come lattuga
Avanti, affonda i pollici
Non posso smettere di dare
Ho trent’anni e qualcosa

Senso di sicurezza
Come tintinnio di monete
Crisi di mezza età
Assorbi ingegnosità
Dall’albero genealogico

Sei perfetta, sì, è vero
Ma senza di me sei soltanto “tu”
Il tuo fertile cuore pompante (nota: mi inchino al genio. “Menstruating heart” non è rendibile!)
Non può battere per due

E’ una crisi di mezza età…

Che eredità
Il sale e il kleenex
Mi dedico morbose attenzioni
Mentre piego la mia schiena rosa
Un po’ di disciplina
Donatore abituale
Un po’ di disciplina
Affitta un’opinione

Senso di sicurezza
Maneggiando oggetti senza punta
Crisi di mezza età
Sono un perfezionista
E perfetto è un ginocchio sbucciato

Sei perfetta, sì, è vero
Ma senza di me sei soltanto “tu”
Il tuo fertile cuore pompante
Non può battere per due

E’ una crisi di mezza età…



4. RV (mezzo ricreativo)

(nota: un uomo grasso e sudato riflette sulla propria esistenza, fornendo un sarcastico quadro dell’americano medio. Stupenda e veritiera la frase finale. La traduzione dell'intermezzo, quello dell'impiccagione nella doccia, è stata suggerita da miss_bungle, perchè il sottoscritto brancolava nel buio :) )




Il culo si fonde col divano
Il mio mondo, la mia TV, il mio cibo
E in più, come sottofondo, il gorgoglio della mia pancia
Del resto non c’è molto altro da fare
Eh sì, sudo tanto
Mi cascano i calzoni ogni volta che mi chino
Mi prudono i piedi
Già – ho sposato uno spaventapasseri

“Ti odio”
Mi dico tra me e me
Tutti mi stanno guardando fisso
Ma io sto solo sanguinando

C’è sempre qualcuno che mi bussa sulla spalla ogni cinque minuti
Ormai nessuno parla più
Se stessi rincretinendo qualcuno me lo verrebbe a dire?

“Ti odio”
Mi dico tra me e me
Dopo un po’ non lo senti più
E accetti la sconfitta

Sono un bel tipo (nota: lett. è "tipo dondolante", c'è un gioco di parole sul termine "swing", poi ripetuto con significato diverso)
Tiro una cintura sull’asta della tendina della doccia (nota: cioè s'impicca con la cintura all'asta della tendina)
E dondolo…
Infilami dentro un Hefty (nota: sacco nero della spazzatura, ricorda quello del coroner)
E mettimi per terra

Un drink mi chiama
Io non
Io non mi sto per ingozzare di lacrime
Quindi baciami il culo
Programmi radio, scarafaggi e dessert

“Ti odio”
Mi dico tra me e me
Tutti mi stanno guardando fisso
Ma io sto solo sanguinando

Dove sono i ragazzi?
Magari a farsi ingravidare o a drogarsi o nel benessere
In cima al mondo, nell’elenco dei caduti, liberi sulla parola
Nei Dodgers, sul retro dei cartoni del latte
Su roghi in mezzo a campi di grano
Sulle copertine dei futuri libri di storia, sulle mantelle delle vecchie signore
A camminare sulle acque, inchiodati ad una croce

Penso sia giunto il tempo di dire due parole ai miei ragazzi
Dirò loro ciò che al tempo mi disse il mio vecchio
NON VARRAI MAI NULLA




5. SEMPRE PIU’ INSIGNIFICANTE
(nota: mi sfugge il senso preciso. Forse le contraddizioni della società consumista? Oppure lo sfruttamento?)



La siccità fa sognare ai lavoratori
Muscoli e verdi campi
Spalar via le ultime briciole
Di generosità
Cuore aperto, mente aperto, bocca aperta, vena aperta
PROSCIUGARSI
Un giorno verranno le piogge
Me lo dicono le vesciche sulle mani
Domani, domani, domani

MORDI
MORDI
MORDI
URLA

Tornerò continuamente
Sempre più insignificante
Schiacciami
Sempre più insignificante
Sotto la carità
Sempre più insignificante
Sotto terra (nota: il “topsoil” è ormai recepito anche in italiano, è uno strato del terreno coltivabile)
Sempre più insignificante
Sotto le unghie
Sempre più insignificante

E l’insignificante diviene tutto diviene tutto….

MORDI
MORDI
MORDI
URLA

(Non è un miraggio)
(Non è un miraggio)
(Gocciola verso il basso, gocciola verso il basso)
(Non è un miraggio)

PROSCIUGARSI
PROSCIUGARSI
MORDI
MORDI
MORDI
URLA

Sempre più insignificante, sempre più insignicante…



6. TUTTO E’ PERDUTO
(nota: credo sia una metafora del capitalismo e di altre tematiche connesse. Se così fosse, la storiella del penny che cresce e diventa capitale è fenomenale!)



Le cose andavano meglio di quanto avevamo previsto
Capitale da ragazzi, donne e bambini
Eravamo come inchiostro e carta
Numeri su una calcolatrice
Conoscevamo assai bene l’aritmetica
Facevamo gli straordinari
Eseguivamo ciò che ci assegnavano
Dovevamo moltiplicarci

Un vivace piccolino
Un brillante penny di rame

E si consumò
Non ci volle ascoltare
Ma quando perse l’appetito
Perse peso nelle amicizie

Il piccolo divenne presto un corpulento nichel (5 cents)
E poi arrivò la pubertà
In maniera esponenziale
In breve tempo il nostro amico divenne un milione

La gente lo adorava
E lo aiutava a crescere
Tutti sapevano qual era la cosa migliore da fare
“Certamente, si deve investire!”

Un penny non basta

Ma ci ha resi orgogliosi
Ci ha resi ricchi
Ma come potevamo sapere
Che era contraffatto

Ora tutto è perduto



7. DEPRAVAZIONE
(nota: secondo me il titolo è difficilmente traducibile: “abuso” sembra fuorviante. Parla di una ragazza che gode nel sentire dentro di sé le mani del chirurgo, e ne diventa dipendente…altrove ho letto che il medico è un ginecologo, ma sul sito dei FNM c’è scritto che è un chirurgo)




La folla ruggisce
È intenso e così morboso
Il resto lo sai
Sento le mani che hanno sentito me

Mani fredde
Le tue mani
Coprimi la bocca
Mentre fisso le luci bianche

APPLAUSO

La folla ruggisce
Gorgoglio e brancolo
Il resto lo sai
Dieci amanti che mi violentano (nota: le dita del chirurgo)

Nocca bianca
Grinza bianca

La folla ruggisce
Mi hanno distrutto e riparato
Il resto lo sai
Le mani hanno rimosso il problema

MIRACOLO




8. KINDERGARTEN (giardino d’infanzia)
(nota: a mio parere il testo più geniale del disco, e forse di Patton. La vita all’asilo, dai primi tempi sino alla sua fine, vista in un’ottica di alienazione quasi da lager…spettacolo!)



Ritorno nel mio stesso vomito come un cane
Filastrocche e risatine imbavagliano il dialogo
Incido le mie iniziali su un albero, non me ne andrò mai
Forse un giorno diverrò un autorità

Regno
Kindergarten
Sono nato tardi
Mi laureerò mai?

Le fontanelle sono più basse di un tempo
Nelle altalene in cortile non ci entro più
Folclore: pare che nessuno creda nella classe successiva
SCRIVILO CENTO VOLTE

Regno
Kindergarten
Aspetto
La campanella non suona

Tutto tace improvvisamente; nessun suono
E la sala è vuota
La pellicola pende sul lato del proiettore
La bobina è finita
Scacciato, con le mie scarpe appiccicose e i miei occhi pungenti,
STO USCENDO

Regno
Kindergarten
Sono nato tardi
Mi laureerò mai?
Ho esitato ancora




9. SII AGGRESSIVO
(nota: a me sembra un testo ironico sull’attitudine alla prevaricazione e alla prepotenza. flying dog suggerisce l'interpretazione di stampo allusivo/sessuale: l'inno alla violenza celerebbe quindi un significato legato al rapporto di sottomissione in un atto carnale. "DIVORO" si tradurrebbe infatti con "INGOIO". Questa intepretazione assume una luce tutta particolare se si pensa che, se non erro, il testo è di Bottum...)



L’ho cominciato io
E’ tutto per me
Ciò che è tuo è tuo e ciò che è mio è mio
Il concetto è semplice
E allora arrenditi
Io devo avere

DIVORO, DIVORO, DIVORO, DIVORO

Sii aggressivo
Si-i aggressivo
Si-i a-g-g-r-e-s-s-i-v-o

Ciò che qualcun altro
Si lascerebbe alle spalle
E sputerebbe, e scarterebbe
Io lo rivendico
Sei il mio gusto della settimana

DIVORO, DIVORO, DIVORO, DIVORO

Sii aggressivo
Si-i aggressivo
Si-i a-g-g-r-e-s-s-i-v-o

Grosso e spudorato
Seme marcio
Scendimi in gola
Lurido animale
Non aspetto altro
Questo stomaco vuoto
Lo devo riempire
Per provare che sono in forma
Devo essere un uomo sano
Malnutrizione, la mia sottomissione
Tu sei il capo
E io l’accetto in ginocchio
Eiaculazione
Tribolazione

DIVORO, DIVORO, DIVORO, DIVORO

Sii aggressivo
Si-i aggressivo
Si-i a-g-g-r-e-s-s-i-v-o

Vai, combatti, vai, combatti, vai, combatti, vai, combatti, vinci




10. UNA MODESTA VITTORIA
(nota: esperienza sportiva di un adolescente a cui viene ripetuto che la vittoria è un traguardo da raggiungere a tutti i costi. L’adolescente è Mike, la figura autoritaria ricalca quella di suo padre, che era un coach)




Una gerarchia
Si dispiega nella notte
Lo spirito di squadra
La salvezza è un’altra chance
Sono un triste perdente
Che urla a bocca chiusa

Un ritratto spiazzante (nota: o “un ritratto spaccato”?)
Le carezze dei premi vittoriosi
E il nulla della sconfitta
Puoi permetterti questo lusso?
Sono un triste vincitore
Ma terrò la bocca chiusa

Non dovrebbe infastidirmi
Ma lo fa

Le modeste vittorie
Le piaghe e le medaglie
Mi portano a pensare che un giorno
Ti potrei battere
Ma terrò la bocca chiusa

Non dovrebbe infastidirmi
Ma lo fa

SE TI PARLO AD UN VOLUME COSTANTE
AD UNA TONALITA’ COSTANTE
AD UN RITMO COSTANTE, DRITTO NELLE ORECCHIE
TU NON MI ASCOLTI LO STESSO, TU NON MI ASCOLTI LO STESSO





11. HITLER A CRACK
(nota: il pezzo parla di un nobile molto potente, con una grande influenza su un vasto numero di persone, che a causa del consumo di crack dà di matto e si paragona a Hitler…alcuni punti comunque non sono chiarissimi…ma non ce ne lamentiamo!)




Imbuco la numero otto
Prendo un drink alla signora
E nessuno sa il mio nome
Corpi riemergono
Dal fondo del fiume
Come bolle in un buon champagne

E’ lui, nessun dubbio
Che cammina sulla fune tesa
E’ lui, nessun dubbio

Ho una ferita in testa
E un ghigno in faccia
E un’ombra chiamata “pericolo”
Mi nascondo nei lenzuoli
O nelle strade
Nei cuori di ogni straniero

Eccolo, occhio!
Da’ una lezione al mondo
Eccolo, occhio!

Sudore sulla fronte
E un colpo di telefono
E le anime sono in linea
Prendono la valigia
Per una caccia ad alta velocità
Respirando al ritmo del rischio

Stai raggiungendo l’apice
Dipendiamo da te
Stai raggiungendo l’apice

“Riguardo
All’uso di droghe…
Hanno modificato la mia personalità
Al punto da rendermi
Altamente irritabile”
“Ero una specie di Hitler a crack”

Ooh…ahh…
Occhio!



12. SESSUOMANE
(nota: è intraducibile. Letteralmente è “uno che schizza sperma in alto”. La storia di un maniaco costretto ad affrontare il carcere)



Riassumeranno tutto in una sentenza
Un verdetto scritto da quelli che sanno
Sono pronto a prendermi un impegno
Farò l’amore col cemento

Sorrisi
Lividi
Sorrisi
Lividi
Sbarre nell’utero
Nascondo i miei sudici minuti in un sudicio materasso e mi stanno facendo venire una voglia matta
Il mio tempo è latte versato

La mia pelle è una polveriera
Passo il tempo a sgrumarmi
Ci sto provando tanto a far finta che non sia successo nulla (nessuno lasciato all’onta)
Ci sto provando tanto a trovare quel profumo fresco e pulito (nessuno lasciato all’onta)

Sorrisi
Lividi
Sorrisi
Lividi
Sbarre nell’utero
Nascondo i miei sudici minuti in un sudicio materasso e mi stanno facendo venire una voglia matta
Il mio tempo è latte versato

Parole crudeli dormono su di me
Montano e mi tormentano

SONO CIO’ CHE HO FATTO
SONO CIO’ CHE HO FATTO
Mi dispiace
Mi dispiace
Mi dispiace
Mi dispiace
Mi dispiace



13. UN UOMO DA MARCIAPIEDE
(strumentale: colonna sonora dell’omonimo film)





14. FACILE
(nota: sono sicuro che c’è un modo migliore di tradurre il titolo…si accettano proposte!)




So che suona strano, ma non posso più sopportare il dolore
Piccola, domani ti lascerò
Mi sembra di aver fatto il possibile, lo sai
Vedi, ho implorato, ho rubato, mi sono indebitato

Ecco perché sono facile
Sono facile come un mattino domenicale
Ecco perché sono facile
Sono facile come un mattino domenicale

Io miro in alto
Molto in alto
Voglio essere libero di sapere che ciò che faccio è giusto
Voglio essere libero
Solo libero
Oh piccola…

Ecco perché sono facile
Sono facile come un mattino domenicale
Ecco perché sono facile
Sono facile come un mattino domenicale































Edited by Jizzlobber - 24/8/2006, 14:08
 
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Jizzlobber
view post Posted on 19/7/2006, 13:02     +1   -1




RE PER UN GIORNO…FOOL PER UNA VITA (1995)

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1. Vattene
2. Rimbalzo
3. Evidenza
4. La nobile arte di procurasi nemici
5. Star d.C.
6. Pazzo per la cacca
7. Cazzo volante
8. Orribile al mattino
9. Scavare la fossa
10. Prendi questa bottiglia
11. Re per un giorno
12. Che giornata
13. L’ultimo a sapere
14. Solo un uomo



Note: A livello di difficoltà, l’esatto contrario di Angel Dust: spesso ho trovato difficoltà a decifrare la forma dei testi, ma a livello sostanziale il messaggio è abbastanza chiaro (salvo qualche caso). E’ un album aggressivo, provocatore, caustico. Nel titolo non ho tradotto “fool” per accentuarne il contrasto con “king”: il fool è il giullare shakespeariano. Non so se Patton aveva pensato ad un gioco di parole: in ogni caso, mi è sembrato più efficace lasciare l’originale inglese in luogo di un semplice e generico “folle”!




1. VATTENE
(nota: si dice sia contro Jim Martin. Beh, una cosa è certa: è AGG-R-E-S-S-I-V-A!)



Che importa se non c’è più divertimento?
E tutto ciò che ho è quello che avevo già
Che importa se ho dimenticato come?
Limita le mie perdite e vattene ora

Vattene proprio ora

C’è qualcosa più forte di me
C’è qualcosa che non voglio vedere
Una nuova cosa sta crescendo dentro di me

E’ la cosa più dura da fare
Guardarlo crescere sopra di te
E vedere che sei come chiunque altro
Niente divertimento

Non parlo più quella lingua ormai
Il mio sangue non è più di quel colore
Il mio sangue non brilla più in quel modo
Non posso più negarlo ormai

C’è qualcosa più forte di me
C’è qualcosa che non voglio vedere
Ho nuova cosa che cresce dentro di me
C’è qualcosa più forte di me
C’è qualcosa che non voglio vedere
Una nuova cosa sta crescendo dentro di me
Una nuova cosa che cresce in me…




2. RIMBALZO
(nota: sembra che l’uguaglianza “ricochet = Nirvana” sia fuorviante. Ricochet è tecnicamente il rimbalzo pericoloso, spesso letale, del proiettile di piccolo calibro quando urta oggetti e superfici. Forse ha a che fare col suicidio di Cobain, ma non gli darei così tanta importanza)




Tutto quel tempo senza di te
Mi ha reso terribilmente ottuso e ubriaco
“ed è giusto riderci sopra”
Ho detto “è giusto riderci sopra”

Correre al doppio della velocità per rimanere
Nel medesimo posto
Non trattengo il respiro (ho un po’ di tregua) fino alla fine
Della giornata
E preferirei che mi sparassero in faccia
Piuttosto che sentire quello che stai per dire

Un giorno il vento si alzerà
E ti ritroverai di nuovo vuoto
E chi riderà allora?
Ti ritroverai di nuovo vuoto

Non c’è alcun motivo – alcuna spiegazione – dunque suonino
I violini

E’ sempre divertente finché qualcuno non si fa del male…
E dopo è semplicemente ilare!

Mi butti giù ogni volta che sbatti le palpebre
Se solo non dovessi pensare
A te che sorridi
A te tutto il tempo

Un giorno il vento si alzerà
E ti ritroverai di nuovo vuoto
E chi riderà allora?
Ti ritroverai di nuovo vuoto

Non c’è alcun motivo – alcuna spiegazione – dunque suonino
I violini

Sul rimbalzo – ti colpirà!
E’ sempre divertente finché qualcuno non si fa del male
Potrai sorridermi – quando ti avrà mancato







3. EVIDENZA
(nota: sembra descrivere l’imbarazzante situazione di dover nascondere le proprie colpe, presumo in un rapporto di coppia. L’ultima strofa sembra descrivere una perquisizione, per cui, come al solito, via libera alle interpretazioni!)



Se vuoi cavarti fuori dall’impiccio
Mettiti a testa bassa e va’
Fatti da parte rispetto alla circostanza
Va’ a lavarti via il sapore dell’evidenza

Lavala via (evidenza)

Non ho provato niente
Non è significato niente
Guardami negli occhi e confermalo
Non ho provato niente

Qualsiasi cosa tu dica, sappiamo che sei colpevole
Mani sulla testa, non mi sentirai nemmeno

Non sentirai nulla (evidenza)



4. LA NOBILE ARTE DI PROCURARSI NEMICI
(nota: anche questa è AGG-R-E-S-S-I-V-A, ma non ne capisco il contesto. So che prende spunto da un libro, ma non mi figuro altro. HELP!)



Le parole sono così familiari-
Nonostante l’importanza, si commettono gli stessi errori
Non deve essere così

Se non fai amicizia tu, dunque
Qualcuno potrebbe LUI volerla fare con te-
Perciò impara
La nobile arte di procurarsi nemici

Non fare quella faccia sorpresa
Buon compleanno…Stronzo
Spegni quella candelina
Che ti prendiamo a calci

[Non dire che non lo sei, perché lo sei]
[Non dire che non lo sei, perché lo sei]
[Ce lo dice la storia, che lo sei]
[Ce lo dice la storia, che lo sei]

E hai bisogno solo di una scusa in più
Hai tirato su un inferno da una rissa
Voglio sentire la tua migliore scusa
Non mi sono mai sentito così vivo

Il tuo giorno è finalmente arrivato-
Quindi metti il cappello e fai il balletto
E tieniti addosso il completino

Quest’anno ti siedi e subisci
E ti piacerà-
E’ la nobile arte di procurarsi nemici

Mi merito una ricompensa
Perché sono la tua migliore scopata
E se stringo bene il mio buco
Potresti anche non veder mai più la luce

[C’è sempre una sicura via d’uscita]
[C’è sempre una sicura via d’uscita]
[Hai bisogno di inumidirti le labbra]
[Hai bisogno di inumidirti le labbra]

Non mi sono mai sentito così vivo





5. STAR D.C.
(nota: forse è una riflessione sull’illusorietà di una vita eterna post mortem…c’è un riferimento anche alla celebrità dei defunti…e se fosse su Gesù?)




Star d.C.

Guarda al sogno del domani
Non hai bisogno di libertà (oggi)

Star d.C.

Una barzelletta che è capita
In tutto il mondo
Una barzelletta che è capita
Dappertutto

E morire è una cosa obiettiva-
Come un fatto storico
E quando muori, diventi
Qualcosa di più
Che semplicemente morto
Diventi
Una leggenda

Noi siamo per sempre



6. PAZZO PER LA CACCA
(nota: il rapporto tra un uomo e la merda. Che dire…peccato che alcune parti non siano molto chiare…comunque il senso arriva!)




E’ freddo ed è
Liscio ed è
Di un bianco acceso
E tutti hanno bisogno di leccarne la superficie
Ma non ha mai un miglior sapore

Da bianco sboccia bianco e
Di nuovo freddo bianco
Chiudilo prima che ci strisci qualcosa dentro
Fallo, mollala, vai via-
Ci liberiamo sempre
Della nostra parte migliore

Star bene di fa fare roba (nota: tutta la strofa è un gioco di parole efficace solo in inglese)
Far roba ti fa star bene
La roba buona ti fa vivere
E girare e dare e urlare
La merda vive per sempre

Non hanno gambe, ma ci inseguono lo stesso
Cancellano l’ombra del tuo migliore amico
Abbiamo creato qualcosa che non vogliamo essere
Ci liberiamo della nostra parte migliore

Non puoi ucciderlo

Il mangiare è tanto complesso quanto tu sei in grado di fartene (nota: o qualcosa del genere…)
Dunque sputalo oppure ingoia
E c’è solo una cosa che distingue
Un uomo….

La merda vive per sempre

Ce ne andremo con uno stronzo tra le labbra
Sotto un paio di occhi consapevoli
Ne prenderò un po’
E mi libererò del mio lato migliore

Non puoi ucciderlo

Ascolta il nostro batterista, “Puff”
Star bene ti fa fare roba




7. CAZZO VOLANTE
(nota: Billy Gould ha detto che parla di un uomo che in macchina si scaccola e si sente molto arrogante. Non guarda la strada, pensa solo a se stesso e a scaccolarsi)




Tutti mi conoscono per la mia macchina
Sanno che sono partito, ma non sanno per quanto lontano
Viaggio dritto per la 101
Vado a divertirmi un po’

Le mie labbra si muovono ma non emetto alcun suono
Un giorno qualcuno verrà investito

Non posso guidare
E ora il mio indice
Fa bella mostra nel mio naso

Le mie labbra si muovono ma non emetto alcun suono
Un giorno qualcuno verrà investito



8. ORRIBILE AL MATTINO
(nota: “orribile” o “pericoloso”? vanno bene entrambi)



Hai commesso un errore
Ti sei alzato.
Era meglio prima
Di più – di più
E lo stomaco si rivolta…
Non dici niente che non siano parole sprecate
So esattamente cosa intendevi

So quanto sia schifoso
Ha fame e non ha saltato nemmeno un pasto
Ti guardi nello specchio….

Non guardarmi-
Sono orribile al mattino

Quando il mal di testa se n’è andato
Il sole ancora no
Hai dimenticato di mettere la sveglia
Di metterla – di metterla

Non importa quanto pensi
O quanti capelli trovi nel lavandino
L’ho fatto a me stesso di nuovo

So quanto sia schifoso
Ha fame e non ha saltato nemmeno un pasto
Comincia ad essere più chiaro…

Non guardarmi-
Sono orribile al mattino




9. SCAVARE LA FOSSA
(nota: non la capisco. Cosa vuole dire?)





Sarebbe sbagliato chiederti il motivo
Perché lo so che ciò succede dentro
È solo la metà di quel che esce fuori
Non è questo il punto?
Ricordarci che siamo vivi
Ricordarci che non siamo ciechi
In quel grande buco nero
Confortevole
Scavare la fossa, io l’ho completata
Lasciare qualcosa dentro o gettare qualcosa fuori?
Hai lasciato la porta spalancata
So che hai un motivo
Quel nodo è meglio lasciarlo sciolto
Io ho preso e ho disfatto il mio
Ci vuole un po’
E le ombre enormi
Oscurano il sole
E i sensi vanno via
Se chiudi la porta
Confortevole


10. PRENDI QUESTA BOTTIGLIA
(nota: avevo tradotto "bottle" con "addio", ma StAlphonzo ha suggerito la traduzione letterale, ipotizzando che il pezzo sia su un alcolista pentito che prima di morire lascia la sua bottiglia alla donna che ha trattato male in vita...così ha già più un senso!

9/01/2008. Edit strepitoso by j.lo: "Secondo una biografia riletta di recente sarebbe dedicata ai Guns 'n roses .... Probabilmente allora si riferisce alla bottiglia di succo di frutta prelevata da Patton dal frigo bar di Axel e riposta dopo un'opportuna defecazione ... E' triste ma temo sia così.. :corna:")




Posso aspettare di amare in paradiso
Posso aspettare te
Lontano, ti tratterò meglio
Meglio che quaggiù

Perché ho sbagliato
E ho un po’ paura
Non sono così forte
E non è facile dirti questo:

Prendi questa bottiglia
Prendi questa bottiglia
E andate via – tutti e due
E lasciami provare il dolore – che ho causato a te

Posso sperare che staremo insieme
Con un tetto migliore sopra di noi
Posso sperare che la tempesta
Passi – passi

Ma ho sperato troppo a lungo
Ho sperato di cambiare
Questa speranza è morta
Ed ecco cosa ho da dirti:

Prendi questa bottiglia





11. RE PER UN GIORNO
(nota: un tizio va ad una festa a sballarsi e prende la botta pesante…pare che alla fine ci rimanga addirittura, o comunque ci vada vicino)




Non è un buon giorno, se non hai un bell’aspetto
Questa è la più bella festa a cui io sia mai stato
Oggi ho chiesto a un dio di versarmi un po’ di vino
Negli occhi
Oggi ho chiesto a qualcuno di dare una
Scossa alla mia vita
Guarda!
Tutto sta girando
(Siamo per terra)
Non ridere mai prima di sapere chi vince
(Non emettere rumore)

Sniffa il vetro e fattelo passare intorno lingua
Lascia che ti presenti qualcuno prima che
La festa finisca
Qualcuno da cercare nel bisogno o nella necessità o in guerra
Se gli dai qualunque cosa, lui te ne può dare molto di più

Questa è la più bella festa a cui io sia mai stato

Non lasciarmi morire con questo sguardo idiota




12. CHE GIORNATA
(nota: ecco un’altra che non capisco. Ho letto che sarebbe su Jim Martin, ma non capisco cosa c’incastra)




Posta
Un’intestazione
Una ciocca di capelli
Umani

Mi stanno dicendo
“Avrei dovuto ucciderlo”
“Avrei dovuto ucciderlo”
“Avrei dovuto ucciderlo prima”

Avete ragione, avete ragione
“Uccidi il corpo e la testa morirà”
Stanno ridendo di me
“Avrei dovuto saperlo”
“Avrei dovuto saperlo”
“Avrei dovuto saperlo prima”

-Che giornata, che giornata
Se la puoi guardare in faccia
E trattenere il vomito

Uno starnuto umido e un “divieto di svolta a sinistra”
Una fila di denti e una parola di incoraggiamento
Sotto un miglio di pelle
“Avrei dovuto notarlo”
“Avrei dovuto notarlo”
“Avrei dovuto notarlo prima”

Che giornata
Che giornata
Che giornata
Non toccarla





13. L’ULTIMO A SAPERE
(nota: anche questa è ostica. Il titolo è kubrickiano: è lo striscione rosso all’inizio della seconda parte di Full Metal Racket. Ma non capisco bene di cosa parli)



Dove cresce sugli alberi
Ma non sboccia mai
Dove fa male di meno per chiunque
L’abbia visto per primo

Il primo ad andare e l’ultimo a sapere

Dura più di una vita
Comporta il minor sforzo possibile
Fa sentire meglio di un buon affare
Anche solo sapere che c’è

Non vedi
Che c’è solo un solo “io”
E quell’ “io” sono io?

Io so dove ma non posso prendervi parte
Mi chiamerai – Starò in fila fino ad allora
Aspetterò

Non vedi
Che tutti le linee sono occupate?
Riprova più tardi, grazie




14. SOLO UN UOMO
(nota: riflessioni sull’insignificanza dell’uomo rispetto al mondo e sulla sua tendenza a fare sempre come Icaro, ed irrimediabilmente a bruciarsi)



Il cielo è limpido stasera
Il cielo sarà limpido domani

C’è una stella in lontananza
Cerco di prenderla per farmela brillare in mano
C’è una stella in lontananza
Non ti toccherò, sono solo un uomo

Il cielo è limpido stasera
Il cielo sarà limpido domani

-E ogni notte chiudo gli occhi
Per non dover veder la luce
brillare così forte
Sognerò un cielo nuvoloso
Un cielo nuvoloso

“L’uomo fu generato per amare-
Sebbene spesso abbia aspirato
Come Icaro, a volare troppo alto.
E troppo più lontano di quanto avrebbe dovuto
A baciare il sole a est e ovest
E a tenere il mondo al proprio servizio-

A beneficiare del terribile potere
Che solo gli dei hanno ricevuto in dono-
Ma io, io sono solo un uomo”

-E ogni notte chiudo gli occhi
Per non dover veder la luce
brillare così forte
Sognerò un cielo nuvoloso
Un cielo nuvoloso

-E ogni notte chiudo gli occhi
Ma ora li ho spalancati
Sei caduta tra le mie mani
E ora mi stai bruciando
Mi stai bruciando







L’ALBUM DELL’ANNO (1998)

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1. Collisione
2. Perquisizione
3. L’ultimo calice di dolore
4. Nudo davanti al computer
5. Senza aiuto
6. Di bocca in bocca
7. Ceneri alle ceneri
8. Lei non mi ama
9. Ho quella sensazione
10. Orizzonti di gloria
11. Casa dolce casa
12. Pristina



A detta di Patton, quest’album è un trionfo (anche ironico) della grandezza: a partire dal titolo (ironico anche questo) e dalla copertina, raffigurante Tomas Masaryk, defunto primo presidente della Repubblica Ceca, qui simboleggiante, a detta di molti, la fine di una grande epoca.
In relazione a quest’ultimo punto, sono d’accordo con chi vede in questo disco il “canto del cigno” dei Faith No More, anche se non amo questo lessico da critico! La traduzione non è stata difficile, ma per alcune canzoni alla resa in italiano non è seguita una comprensione del significato: alcune cose rimangono ambigue (es. Ashes To Ashes). Comunque, il disco è pieno di bei testi e belle immagini, quasi tutte intrise di negatività, anche se il tutto pare vissuto da Patton con più distacco rispetto alla carica emotiva dei due precedenti lavori.
A differenza di come la pensano molti fans, a mio parere questo disco è secondo solo ad Angel Dust.




1. COLLISIONE
(nota: un impiegato frustrato? Non è chiaro. Una sola cosa è cristallina: questo tizio si vuole sfogare!)





Collisione
La mia missione

Quando l’alba si dirada
Con una stretta di mano
Mi sento rilassato e in gran forma

Urlando….scontro frontale
Ho bisogno di uno scontro frontale

Tutti i progetti per la giornata
Tutte le strette di mano
Cercapersone e abbronzature

Urlando….scontro frontale
Ho bisogno di uno scontro frontale

Collisione
La mia missione




2. PERQUISIZIONE
(nota: non la capisco bene. Comunque credo che il video sia a tema)




Per oggi è finita
La prova è finita (nota: o il "caldo"?)
Il momento è andato
F di “finto”
Non mi sento sbagliato
Non nascondo alcun male
Amo questo posto
Le luci…
Sotto questo volto
Così freddo…

Un unico modo per cambiare
Esponiti
Non vergognarti
Il prossimo in fila; chiudi un occhio
E passa

In questi giorni
Sto respirando pietra, sto piangendo pietra
Vincerò questa gara
Me ne andrò da solo, arriverò da solo
Amo questo posto, le luci…
Sotto questo volto, così freddo…

Spogliato fino all’osso
Non ho fatto alcun male
“Verità” è il mio nome
Esponiti



3. L’ULTIMO CALICE DI DOLORE
(nota: un’amara riflessione sullo scorrere della vita? Un mio amico è d’accordo, ma ritiene anche che parli della chirurgia plastica come possibile rimedio)




Questa faccenda sta invecchiando
E tu con lei
Tutto ciò che sai
E che non hai mai saputo
Ti scivolerà tra le dita
Come sabbia

Goditela finché puoi

Come un serpente tra due pietre
Ti prude nelle ossa
Fa’ un respiro profondo e ingoia
Il tuo dolore
Domani

E allora in alto i calici e facciamo un brindisi
Alla cosa che più ti fa soffrire

E’ il tuo ultimo calice di dolore
Che puoi dire?
Finiscilo oggi.
E’ il tuo ultimo calice di dolore
Pensa a me
E va per la tua strada

Non inizierà
Finché non vi porrai fine
Finche non saprai come, dove e quando.
Con un nuovo volto, potresti sorprenderti

Come un serpente tra due pietre
Ti prude nelle ossa
Fa’ un respiro più profondo e ingoia
Il tuo dolore
Domani

E allora in alto i calici e facciamo un brindisi
Alla cosa che più ti fa soffrire

E’ il tuo ultimo calice di dolore
Che puoi dire?
Finiscilo oggi.
E’ il tuo ultimo calice di dolore
Pensa a me
E va per la tua strada!

Potresti sorprenderti
Potresti sorprenderti




4. NUDO DAVANTI AL COMPUTER
(nota: un uomo disperato alle prese col proprio computer…se ho capito bene, mi inchino al genio.. è grandiosa!!)



Il mio computer è pieno
E la mia bocca è piena
E la mia vita è piena
E ora la mia memoria è piena

In quante maniere e parole
Si può non dire nulla
Milioni di maniere e parole
Per dire nulla

Che dovrei dire? Sono vuoto

L’ho comprato
L’ho istruito
E ci ho combattuto

Hanno detto che è normale
Ma per causa loro continuo a rincoglionirmi e incazzarmi
“C’è qualcosa che non capisci”
Continuo a rincoglionirmi e incazzarmi
“Ci deve essere qualcosa che non capisci”
Continuo a rincoglionirmi e incazzarmi

Che dovrei dire? Sono vuoto

Te lo rimando indietro



5. SENZA AIUTO
(nota: la malinconia di uno che ama immergersi nella natura, dove tutto ha un posto e una ragione… al contrario della vita umana)




L’aria è calda
Sento il rumore degli alberi e del vento
So di esserci, ma non ci sarò mai
Il vento è delicato stanotte, c’è bassa marea
E io conosco la strada
(non mi sono mai sentito meglio)

A volte la vita si muove troppo lentamente
Fino a strisciare, e allora si perde tutta la poesia
E senza velocità, la speranza diventa una certezza
E per una volta sono certo
(non mi sono mai sentito meglio)

Un giardino è un mondo perfetto in sé
Dove ogni cosa ha un suo posto
Ogni foglia, ogni pietra, ogni granello di polvere
Ma il mio posto qual è?
Ho anche provato a farmi arrestare oggi
Ma tutti guardavano altrove
Conto le ore, e conto i giorni
Ma per una volta sono certo

Non voglio il tuo aiuto
Non ho bisogno del tuo aiuto
Non voglio il tuo aiuto
Non ho bisogno del tuo aiuto
Senza aiuto

L’acqua è limpida
E noto che è piena di monetine
Per ogni desiderio, mi chiedo
Perché ciò che voglio è solo un meraviglioso
Posto dove riposare
(non mi sono mai sentito meglio)

AIUTO



6. DI BOCCA IN BOCCA
(nota: è sulla religione? O comunque sulle superstizioni? Mi piace pensarlo)



Hai stretto il nodo
Hai comprato una leggenda
Ti ho dato acqua fresca e tu
Hai giurato che era vino
Hai comprato tempo
Se sei in grado di prendere in giro te stesso, perché non anche loro?
Ti basta tramandarlo di bocca in bocca in bocca

Posso vestire a festa il morto
Ma non posso riportarlo in vita

Hai stretto il nodo
Ti sei strappato la pelle, scoprendo un fascio di nervi
Ti ho dato una tagliatella umida, hai giurato che era la mia lingua
Una acuta e sarcastica
Invece della solita vecchia bocca in bocca in bocca

Posso vestire a festa il morto
Ma non posso riportarlo in vita



7. CENERI ALLE CENERI
(nota: sembra essere una canzone sulla morte e su chi si fa cremare e fa spargere le proprie ceneri in natura. Però non capisco le strofe)



Voglio che sappiano che sono io
E’ nella mia mente (nota: o “sulla mia testa?”)
Punterò in dito su di me
E’ nella mia mente

Te lo do tutto
E sarò più vicino

Sorridendo con la bocca dell’oceano
E ti saluterò con le braccia della montagna
Ti vedrò

Ti farò smettere di urlare
E’ nella mia mente
Ti raccoglierò dal pavimento
E’ nella mia mente
Ti farò regolare i conti
E’ nella mia mente

Te lo do tutto
E sarò più vicino

Sorridendo con la bocca dell’oceano
E ti saluterò con le braccia della montagna
Ti vedrò

Dai lo stesso a me e sarò più vicino



8. LEI NON MI AMA
(nota: da come l’ho capita io, è la triste vita di un tipo che stravede per la donna che ama e ne diventa uno stuoino umano. Il guaio è che, come esperienza insegna, spesso le donne non sopportano gli stuoini…)



Sono qui, da solo, al telefono
Sto qui, proprio dove tu vuoi che io sia
E aspetterò da solo, e non farò domande
Sarò proprio dove tu vuoi che io sia

E lo so…
Sono già stata qui altre volte, e riconosco il tipo
Sei qui, proprio dove voglio che tu stia
Ora dirò ciò che penso
Non sarò mai ciò che tu vuoi che io sai
(Essere ciò che voglio)
Cosa vuoi che io sia?

Te ne starai in ginocchio

Dimmi
Dimmi che non è vero




9. HO QUELLA SENSAZIONE
(nota: pare essere un ritratto efficace, sia lirico che musicale, della mania del gioco d’azzardo)




Ho quella sensazione
La fortuna ne è solo una piccola parte
Ho quella sensazione
Non riesco a smettere di vincere

Dalla A alla Z
Guarda cosa ti stai perdendo, mentre parliamo
Il tuo numero uscirà, fai una puntata
Ce n’è abbastanza per girare (la ruolette? La ruota?), prendi un pezzo
Il tuo personale pezzo d’inferno

Ho quella sensazione
Ne sto amando ogni minuto
Ho quella sensazione
Non riesco a smettere di vincere

Mi faccio un drink
Una brocca di caffé, non riesco a pensare
Ci sono troppi amici, il confine è millimetrico
Tra l’andare in rovina e il diventare ricchi sfondati, è un rischio
Beh ne correrò uno, e un altro ancora…

Ho quella sensazione
Devo scommetterne un po’
Ho quella sensazione
Non riesco a smettere di vincere…
E di cominciare a vivere

Non ti puoi indebitare domani






10. ORIZZONTI DI GLORIA
(nota: dall’omonimo film di Kubrick. Una riflessione antimilitarista sulla guerra. Però non mi è chiaro il secondo verso)




Zampilli rosso, e diventi giallo
E mi hai fatto uccidere me stesso
Non ho paura
(arriva, arriva)
Ma ho paura

Ancora sangue nei tuoi occhi
Il coraggio, il volto dell’uomo
Ancora sangue nella tua mente
L’onore, il volto dell’uomo
Ancora sangue nelle tue bugie
Il nemico, il volto dell’uomo
Ancora sangue nei tuoi occhi

Questo è l’unico orizzonte di gloria possibile?
Se è così, non sarò solo
Seguo la scia
(corro) Seguo la scia

Non ho paura
Ma ho paura




11. CASA DOLCE CASA
(nota: mah…!)




Vieni a casa
È tanto tempo ormai
Ci manchi a casa
Quindi riattacca quel telefono
Perché sto tornando
A casa

Vieni a casa
È tanto tempo ormai
Non riesco più a nascondere
Quindi riattacca quel telefono
Perché sto tornando
A casa

Portami a casa





12. PRISTINA
(nota: è la capitale del Kosovo, martoriata per anni dalla guerra tra milizie serbe e indipendentisti dell’UCK. Ai tempi di Album of The Year la NATO non era ancora intervenuta. A mio parere questo pezzo è un capolavoro)




Ti sto guardando

Non piangerai più
Questo è il tuo ultimo respiro
Queste mura non li tratterranno fuori
Tratteranno dentro te
Ma chi ti proteggerà?

Chi?

In ogni letto di fiori
In ogni talamo nuziale
Sarò con te

Sarò con te

Ti sto guardando





(MISSIONE COMPIUTA!! :jumfum: )

Edited by Jizzlobber - 9/1/2008, 23:39
 
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view post Posted on 19/7/2006, 13:03     +1   -1
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:inchin: :inchin: grazieeeeeeeee :marylin:
 
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Jizzlobber
view post Posted on 19/7/2006, 13:21     +1   -1




PREGO!! :D

mi sono solo divertito!

se poi ti piacciono le schiocchi anche su portrait of a genius...

spero piu che altro di essere stato utile a chi è interessato alle traduzioni!
se avete correzioni dite pure che aggiorno!! :chef:
 
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Walkabout
view post Posted on 19/7/2006, 14:23     +1   -1




ottimo lavoro, davvero!
 
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view post Posted on 19/7/2006, 16:13     +1   -1
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Lord Of Terror

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..complimenti...
 
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flying dog
view post Posted on 19/7/2006, 16:54     +1   -1




grazie grazie grazie!!!! :D
ora mi prenderete per scema..ma dopo anni che ascolto take this bottle..qualcuno mi ha spiegato che c*** vuol dire bottle!!! che io :rolleyes: ho sempre tradotto come "bottiglia" eheheh!!! ma infatti non è che mi ci stava troppo...una canzone meravigliosa..tutta bella ispirata e poi mi dice..
"prendi questa...boooottigliaaaa" ???
:wacko: :wacko: :wacko: :wacko:
eheheh!! grazie :emo:
 
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Jizzlobber
view post Posted on 19/7/2006, 16:58     +1   -1




no ma in realtà anche io :cheers:

però appena ho visto il possibile significato "slang" di "bottle" (addio) non ho esitato 1)anzitutto a gioire!.. 2)a considerarlo significato "ufficiale"!
 
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view post Posted on 20/7/2006, 12:50     +1   -1

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CITAZIONE (Jizzlobber @ 19/7/2006, 14:02)
Se vuoi cavarti fuori dall’impiccio
Mettiti a testa bassa e va’
Fatti da parte rispetto alla circostanza
Va’ a lavarti via il sapore dell’evidenza

Intanto complimenti per le traduzioni, quando avrò un attimo di tempo me le leggerò tutte!

Volevo fare un'osservazione (che ha già fatto Laz da qualche altra parte): ma la prima strofa di Evidence non si può riferire ad un rapporto orale? :marylin:
 
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Jizzlobber
view post Posted on 20/7/2006, 13:07     +1   -1




mah sai in teoria in ogni parola inglese puoi trovarci mille allusioni e mille significati (soprattutto quelli zozzi... :marylin: )
però in questo caso non ce la vedevo per due motivi. 1) la struttura logica della strofa (cosa sarebbe il "buco"? di chi sarebbe? :lol: e se il "buco" è effettivamente il comprovato modo slang per dire"impiccio", in che modo quest'impiccio può essere eluso con un rapporto orale?); 2) il significato, che a me è parso più plausibile della canzone per intero, e che ora espongo:

strofa1: riflessione generale su come cavarsi da un impiccio causato dalla propria colpevolezza (es. tradimento): senza farti domande, a testa bassa fai finta di niente e, da parte, lava via le prove della tua puzzonata.

ritornello: il tipo spiega alla sua donna (presumibilmente sfavatissima e incazzata abbéstia come un ariete in cassa integrazione) che sì, lui sarà anche colpevole del tradimento...però giura che non ha provato niente, e che per lui non ha significato niente...via, le solite cose insomma ^_^

strofa2: qua già mi torna di meno. E' come se lui, roso dal panico e dal senso di colpa, si immaginasse un suo arresto: chi lo arresta gli dice che è inutile che parla perchè tanto è comunque colpevole, e poi gli intima di alzare le mani per una perquisizione, e gli dice che se fa il bravo non sentirà alcun fastidio. O forse è sempre la sua ragazza che lo "arresta" (in questo sua sega mentale) e gli cerca addosso le prove della sua colpevolezza....boh..io ci ho provato..!

quindi capito, in un contesto del genere, un riferimento di quel tipo al sesso orale non mi ci è entrato....
chissà...magari invece non ho capito una sega io! :D
 
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view post Posted on 20/7/2006, 14:15     +1   -1

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meglio così...altrimenti avrei fatto ampie figure di merda facendo ascoltare evidence a persone anglofone...
 
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Jizzlobber
view post Posted on 20/7/2006, 14:19     +1   -1




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view post Posted on 20/7/2006, 14:29     +1   -1
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si potrebbe fare un sondaggio sul miglior testo...
 
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j.lo
view post Posted on 20/7/2006, 18:47     +1   -1




Oddio.... mi ricorda un pò la vicenda di Divane Brown e Hug Grant... il rapporto orale.... lo scazzo con la fidanzata...l'arresto.....Magari l'ho letto da qualche parte e me ne sono inconsciamente appropriato...però le analogie ci sono..
 
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Jizzlobber
view post Posted on 20/7/2006, 19:02     +1   -1




eh ma se non erro successe MOOLTO dopo il 1995.... o no?

e poi sto sesso orale chissa se c'è... :huh:
 
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