Cronenberg continua ad essere classificato dalle masse, e perfino da qualche stolto critico cinematografico, come un regista horrr, splatter, o si-fi
Nessuno nega che nei suoi film non ci siano le componenti di questi quattro generi, ma sono solo una facciata, un'ambientazione se non un mezzo o uno stile di raccontare una storia o di criticare una società e i fare filosofia
E sono questi ultimi due aspetti che probabilmente, anzi sicuramente, non sono intuibili ad un pubblico medio. Vedono solo il lato horror o splatter e c'è chi ama i film di Cronenberg solo ed esclusivamente per questo aspetto... e non è cattiva cosa, ma il 90% del film parla d'altro.... in ogni caso può essere un punto di inizio.
Certo, se una persona è sensibile negativamente a scene di violenza, può non riuscire ad apprezzare i film, ma la stessa sensibilità allo splatter, a mio parere, è legata alla stessa apertura mentale (immagine molto Cronoberghiana, la testa che si apre buaha
) che permette di intuire e capire il vero significato dei film di Cronenberg.
Ovviamente, da parte mia, non posso affermare di essere un genio della filosofia o chissacchè, addirittura studiosi (di filosofia, cinema e vattelapesca) hanno scritto saggi sui film di Cronenberg, molte volte senza venirne a capo o addirittura risultando più difficili da comprendere dello stesso film (cioè, della parte "capibile" del film eh
)
Ogni singola scena, per fare un esempio, di
Videodrome ha una spiegazione legata alla filosofia e alla psicologia...
Ma arriviamo all'ultimo film girato dal regista :
A History of ViolenceUn mio amico mi ha riferito che su internet girano un sacco di commenti sull'assurdità della situazioni che capitano nel film, o su azioni che il protagonista compie, apparentemente, prive di senso...
Addirittura sul fatto che il trailer fosse sviante.... pensavano fosse un xXx alla Vin Diesel...
La colpa sarà tua che ti sei scelto il film, mica del trailer.... se non ci hai capito un cazzo e non conosci il regista....
Tornando al film: Probabilmente, come ogni suo film, è pieno di doppie/triplie interpretazioni, anche se, sinceramente, intuisco che non ce ne sono poi così tante perchè quest'ultimo film m'è sembrato più lineare, leggero, senza troppe scosse.... diciamo quasi rilassante
L'interpretazione che utilizzo io è questa: Un elogio alla vera natura umana incatenata in falsi (non naturali) dogmi di comportamento dettati dalla società moderna in continua evoluzione da cui ci stiamo facendo schiacciare, morendo come un animale allevato in cattività che non viene più nutrito dal padrone...
Pessimista o realista? è più facile passare da uno stato pessimistico ad una realtà positiva che il contrario.... per cui Cronenberg, essere umano anche lui (grossomodo
), compie un'autocritica sulla razza umana o meglio su come si sta evolvendo mentalmente, psicologicamente