Cattivo come adesso...Mike Patton's forum

Balletto di Bronzo - Ys

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Tomato Express Cake
view post Posted on 2/6/2005, 12:49     +1   -1




Ecco qua, apro questo topic dopo aver ascoltato un album consigliato tempo fa dal nostro amico Fantomas.
Che dire... questo è Prog, da quel che ho sentito, quest'album non ha predecessori, neppure all'estero.
Poi pensando all'anno in cui è stato registrato ('72) e dove (italia) resta solo da fare questo:

Senza apperecchiature di post-produzione, in italia era davvero difficile far musica con le palle.
Un anno dopo arrivarono gli Area.
Prima c'erano loro.
Ma "Ys" in italia non ebbe un grande successo, ma se ne parlò davvero tanto in giappone...Come mai?
Beh ora non posso fare una recensione completa dell'album, magari in futuro... per ora posso solo consigliarvi come ha fatto Fantomas tempo indietro.
Magari arriva lui (non so, basta che legga anche le altre sezioni oltre a quella dei Fantomas) e con orecchio esperto ci illumini sulla storia di questo gruppo e quest'album...

Consiglio.


 
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view post Posted on 2/6/2005, 13:04     +1   -1
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Lord Of Terror

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Grande........

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Cosa si può dire del miglior album di Prog esistente....
Se dovessi scrivere parole mi farei soltanto elogi e continuerei a dire solo "che bello, che bello"......
Per cui vi lascio una recensione apparsa su musikbox...

"E' il giugno del 1972 quando la Polydor pubblica l'immenso Ys caratterizzato da un elegante art-work. Un coro di voci sussurrate, intensamente liriche, fungono da apripista al momento di apertura, la meravigliosa Introduzione, delineata sulle ancestrali atmosfere dell'organo di Gianni Leone, capace di estasiare mediante complicati fraseggi strumentali dalla forte intensità espressiva: il clima quasi claustrofobico e l'inquietante insieme d'atmosfera dell'opening-track viene ulteriormente scandito da iperboliche variazioni ritmiche grazie ai tempi dispari di Stinga e da alchemici passaggi di chitarra del funambolico Lino Ajello che evocano lo scomodo spettro frippiano. Dissonante e articolato nel suo svolgersi appare anche il secondo titolo dell'album, Primo Incontro, con la timbrica particolarmente enfatica del leader a contrastare strutture variamente spigolose e refrattarie a qualsiasi concessione melodica, tra continui stacchi percussivi, repentini cambi di tempo e un dualismo chitarra-tastiere veramente originale, che si lancia anche in digressioni di pura matrice umoristico-sperimentale. Gli echi amplificati di una tonalità vocale proveniente da infiniti, sconosciuti spazi si dischiudono come una delle molteplici variabili stilistiche presenti in Secondo Incontro, raffinata danza sonora che assorbe istanze magiche di dark-progressive dai registri evoluti e personali, agitandosi copiosamente tra sollecite progressioni strumentali dal vago sapore spettrale ed alambiccati vortici basso-batteria dall'evidente piglio jazz-rock. Terzo Incontro, paragonabile stilisticamente all'episodio precedente. è costituita da frequenze di elevato spessore qualitativo, espandendosi come un'altalenante sequenza di multicolorate valenze dai tratti cangianti e difformi, ostentando inoltre la cultura di stampo classicistico propria dell'estroso Leone. Epilogo risplende ancora di impervi percorsi armonici, tra le volute «emersoniane» dell'organo, le liquide punteggiature di piano e le sofisticate basi ritmiche, tutti segnali espressivi che accentuano l'estetica magnificamente introspettiva di un suono talmente unico e irripetibile, da non avere alcun termine di paragone non soltanto in campo nazionale, ma nello scenario progressivo mondiale degli anni Settanta."

Ah in questo periodo lo trovate nella serie economica dellla Universal a 5€!!!!
Non potete non prenderlo!!!
 
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Chaos Is Me
view post Posted on 3/6/2005, 11:30     +1   -1




vedrò di beccarmelo da qualche parte
 
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view post Posted on 5/6/2005, 09:16     +1   -1
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CITAZIONE (Fantômas @ 2/6/2005, 14:04)
Ah in questo periodo lo trovate nella serie economica dellla Universal a 5€!!!!
Non potete non prenderlo!!!

Ottimo
 
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view post Posted on 7/6/2005, 23:21     +1   -1
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CITAZIONE (Tomato Express Cake @ 2/6/2005, 13:49)
Che dire... questo è Prog, da quel che ho sentito, quest'album non ha predecessori, neppure all'estero.
Poi pensando all'anno in cui è stato registrato ('72) e dove (italia) resta solo da fare questo:


Hey tomato, forse ti sei dimenticato qualcosa: Soft Machine, King Crimson, Can, Van Der Graaf Generator, Genesis... Hanno esordito tutti nel 68-69 e se non è prog quello... E in Italia Le Orme hanno esordito nel 70

Ieri sono andato a comprare il Balletto ma non l'ho trovato... in cambio però ho preso Arbeit Macht Frei degli Area (che ancora mancava alla mia collezione). L'ho pagato 8 euro

Cmq in quegli anni l'Italia non era solo il Balletto di Bronzo: Le Orme, come ho detto, hanno esordito nel 70, i Banco del Mutuo Soccorso hanno esordito anch'essi nel 72, la PFM anche se non sbaglio nel 72, gli Area nel 73, poi Il Rovescio Della Medaglia, gli Osanna, i Goblin... Insomma non eravamo proprio messi male in quegli anni...

Edited by MrBungle82 - 8/6/2005, 00:22
 
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view post Posted on 7/6/2005, 23:56     +1   -1
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.......si, ma niente è stato prima, e sarà dopo come il Balletto.......
 
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view post Posted on 11/6/2005, 10:30     +1   -1
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L'ho comprato ieri (4,90 €). Ottimo. Veramente un ottimo album. L'unica cosa che non mi esalta tantissimo è il cantato del - all'epoca - sedicenne (!!!!! ) Gianni Leone, che cmq è un grandissimo tastierista.
Ho scoperto che il gruppo si è riformato per una serie di concerti e l'ultimo l'hanno tenuto il 31 maggio in un locale a 15 minuti da casa mia... Se l'avessi saputo prima...
 
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Meko Winston
view post Posted on 15/6/2005, 14:24     +1   -1




CITAZIONE (MrBungle82 @ 11/6/2005, 11:30)
L'ho comprato ieri (4,90 €). Ottimo. Veramente un ottimo album. L'unica cosa che non mi esalta tantissimo è il cantato del - all'epoca - sedicenne (!!!!! ) Gianni Leone, che cmq è un grandissimo tastierista.
Ho scoperto che il gruppo si è riformato per una serie di concerti e l'ultimo l'hanno tenuto il 31 maggio in un locale a 15 minuti da casa mia... Se l'avessi saputo prima...

io amo ys...
la voce di leone e' eccezionale....
e il suo della spinetta...
e della immensa chitarra...
da vita forse al miglior concept album dei tempi....


scusate l'analogia...
ma spesso il balletto mi ricorda ...
i miei mars....


e comunque....
viva il prog...
 
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view post Posted on 16/6/2005, 16:38     +1   -1
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a me i cantanti che hanno una voce troppo squillante non mi garbano. Ad esempio i dream theater mi fanno impazzire musicalmente, ma la voce dopo 3-4 tracce non la reggo
Anche per i mars volta un pò mi fa questo effetto... Anche se la voce di Cedric Bixler la tollero già meglio...
 
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Lazarus Gordon
view post Posted on 2/8/2005, 11:20     +1   -1




evvvaiii
trovato a 5 €!!!
 
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view post Posted on 2/8/2005, 11:59     +1   -1
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Ottimo acquisto Laz!
Andate a vedere il Balletto dal vivo se ne avete la possibilità!
Io li ho visti qualche giorno fa insieme ai Porcupine Tree e sono rimasto davvero colpito dalla performance di Gianni Leone... E' un grandissimo tastierista ed è proprio fuori Saltava, correva per il palco, si arrampicava sulle impalcature....
E' salito sul palco vestito da "membro storico" con: maschera da vecchio, barba finta, pipa e pancia finta... Ad un certo punto ha preso un bidone della spazzatura e ci ha buttato tutti i vestiti dentro, sotto aveva un vestito attillato e scintillante stile Renato Zero
Peccato abbiano suonato solo mezz'ora... cmq i pezzi di Ys dal vivo rendono alla grande. Ah non c'era la chitarra ma il bassista e il batterista (che si sono uniti a Leone quest'anno, dando così vita all'8° formazione del Balletto) sono stati davvero molto bravi
Insomma, se vi capita non fatevelo scappare...
 
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view post Posted on 4/8/2005, 11:53     +1   -1
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recensione dal sito non ufficiale del balletto di bronzo:

Recensione a cura di Gianmaria Consiglio



Porcupine Tree + Balletto Di Bronzo live al Centrale del Tennis di Roma (24 luglio 2005)

Cosa avranno mai in comune i Porcupine Tree e il Balletto Di Bronzo?
Praticamente nulla, tranne il fatto di essere classificati con un termine, progressive, che li definisce in maniera molto approssimativa. Per il resto l’accostamento dei due gruppi nella stessa serata evidenzia l’abisso che li separa, considerando anche il fatto che pochi gruppi si possono presentare su un palco dopo il Balletto senza avvertire sbigottimento per l’impatto scenico, sonoro ed emotivo.
Forse per questo il management dei Porcupine Tree ha preteso che il Balletto suonasse solo per mezz’ora ad apertura della serata, non un minuto di più. Il Balletto è un gruppo di troppo spessore, di troppa personalità, con una storia gloriosa alle spalle per poter fare da spalla a chicchessia. Per non parlare delle trovate sceniche.
Stavolta Leone ha sfoggiato un’altra delle sue geniali e diaboliche idee. Sulle note iniziali de La Discesa Nel Cervello si è presentato travestito da vecchio barbuto e panciuto trascinandosi stancamente vicino a un secchio della spazzatura, per poi liberarsi con violenza del suo travestimento e mostrarsi smagliante come sempre, e affermando di essersi camuffato da membro storico come molti “Mastri Geppetti” decrepiti che dopo tanti anni si mostrano al loro pubblico senza avere più la dignità per farlo. È seguita un’esibizione concisa ma efficace, sempre d’impatto, con una formazione nuova di zecca, l’ottava per la precisione, con Dario Esposito alla batteria e Marco Capozi al basso, che hanno mostrato di poter riuscire benissimo a non far rimpiangere i loro eccellenti predecessori Riccardo Spilli e Alessandro Corsi. Nessuno spazio per adulazioni all’udito degli ascoltatori.
Dopo mezz’ora i Porcupine Tree sono usciti dai camerini. La loro esibizione ha scatenato gli entusiasmi dell’affezionatissimo e giovanissimo pubblico romano e ha messo in evidenza i loro pregi e difetti: la cura maniacale dei suoni, la coesione e la padronanza del palco e degli strumenti, ma allo stesso tempo l’assenza di uno stile davvero originale, di una direzione che non trova uno sbocco (il loro repertorio, specialmente negli ultimi due album In Absentia del 2002 e Deadwing di qualche mese fa, oscilla titubante tra il progressive, lo space rock, il pop radiofonico, il grunge e il metal), e soprattutto di un vero vocalist, dato che la flebile voce di Steve Wilson viene spesso soffocata da un muro di suoni e che le linee vocali non sono quasi mai all’altezza delle composizioni. Tra i momenti da ricordare sono sicuramente la trascinante Halo e la semi-suite Arriving Somewhere But Not Here dall’ultimo album ed Hatesong da In Absentia. Lazarus è il segno evidente di una svolta sempre più commerciale della band. Unico sguardo al passato: Fadeaway dall’album Up The Downstair del 1993.

Gianmaria Consiglio


Sono in gran parte d'accordo
 
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11 replies since 2/6/2005, 12:49   309 views
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