Umezu Kazutoki in occidente è pressoché sconosciuto (anche a giudicare dalla scarsità di informazioni sul web), ma in Giappone è considerato un maestro nell'ambito della musica sperimentale.
Il suo strumento principale è il sassofono, ma suona anche il clarinetto.
Dall'ampia quantità di collaborazioni e dallo stile, un paragone che mi è saltato subito in mente è quello con John Zorn ed infatti successivamente ho scoperto che i due hanno anche collaborato.
Su
QUESTO sito trovate informazioni sulla sua carriera, anche se non è aggiornatissimo.
Nel 1999 Umezu forma la "Kiki Band", insieme a Kido Natsuki (che il sito sopra linkato definisce
"the most important guitarist in Japanese progressive rock scene"), Hayakawa Takeharu (bassista che aveva già lavorato in passato con Umezu) e il batterista Niida Kozo.
Si sono formati come band live e hanno eseguito il primo tour in Africa nel 2000. Dopodiché sono arrivati i dischi in studio.
Il suono è difficile da catalogare, vi riporto la descrizione del sito che sicuramente lo descrive meglio di quanto possa fare io:
KAZUTOKI UMEZU "KIKI"BAND, It's difficult to categorize . It may be newest type of Jazz Rock. It's sound like progressive rock. They like unusual beat. But basically it must be jazz. If you listen the rhythm, you'll feel rock ,and if you follow the melody you feel like listening ethnic music. And each solo performances are very powerful ,heart felt and interesting. Now their music and partnership is very tight and full of energy. Everybody who had heard "KIKI"BAND, think it's real sensational band !La discografia
dovrebbe essere questa:
Kiki (2001)
Greetings from Africa (2002) [disco live del tour in Africa]
Land Dizzy (2002)
Dowser (2005) [l'unico disco che sono riuscito a trovare]
... anche se non sono sicuro del fatto che tra 2002 e 2005 non ci siano stati altri album....
La band è attualmente in tour in Europa e stasera suonano al "Sinister Noise" di Roma. La formazione è rimasta la stessa degli esordi, è cambiato solo il batterista: ora dietro le pelli siede l'americano Joe Trump.
Come ho già scritto ho ascoltato soltanto "Dowser" ed è fantastico, composizioni ardue ma piene di groove, la mente mi rimanda a Zorn, a Zappa, al crossover più sperimentale. Fantastici!
Beccatevi questa meraviglia ("Monkey Mash", dall'album "Dowser"):
