Cattivo come adesso...Mike Patton's forum

inferno - s/t, "it's only Rock'n'Roll but I grind it!"

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Chaos Is Me
view post Posted on 14/12/2004, 18:15 by: Chaos Is Me     +1   -1




ritiro su con questa recensione che parla pure di patton

C’è uno strano dischetto ottico che da giorni ormai sta girando ininterrottamente nel mio lettore. Non riesco quasi a capacitarmi di che cosa sia precisamente. Grazie a dio ci pensano gli Inferno stessi a risparmiarmi assurde definizioni per tentare di descrivere che diavolo possa scaturire dai “solchi” di questo cd: Sci-fi grind’ n’ roll! ….Perfetto! Non so veramente che cosa possa frullare in testa a questi quattro folli visionari. Non so in che specie di grottesco universo sonoro vivano. Ma se volete farvi un idea di come l’hard core odierno possa essere portato ancora “oltre”, questo è l’album che fa per voi. Potrei tentare di descriverli come una specie di incrocio tra Converge e Fanthomas ma non renderei ancora l’idea. Brani schizzatissimi, dove l’approccio strumentale proprio di una band hardcore-grind, si incrocia con un attitudine melodica rock’n’roll! Ne nascono dei brani che ti si ficcano subito in testa come un proiettile. Otto trip di melodie da urlo e violenza incontrollata, pericolosamente mescolati a una dose massiccia di elettronica che manda letteralmente in acido ogni brano! Campionamenti assurdi che farebbero schizzare Mike Patton in persona, iniettati in strutture Postcore ancora più deviate. “The sorrow of young Miraboshi” è roba da psicanalisi. “Triumvirate of Lavonia” si risolve in un coro da hit che non vi uscirà dalla testa molto facilmente. D’altra parte i titoli stessi ci chiariscono subito a quale assurda sorta di circo sonoro ci troviamo di fronte, così come i testi (che nel libretto, sono pure riportati all’incontrario, garantendo un ovvio mal di testa a chi tenti di leggerli!) . Se c’è qualcosa che non va, è forse solo l’eccessiva presenza di intermezzi strumentali tra le canzoni. Scelta che per quanto possa essere a tratti affascinante (come nel caso di parentesi sonore quasi da visione felliniana, come “in heaven”), toglie tuttavia buona parte dell’impatto all’album. Un veleno del genere lo avrei voluto sparato nei padiglioni auricolari tutto in una botta. D’altra parte è veramente il pelo nell’uovo di un lavoro stupefacente ed assolutamente “avantgarde”. Che fate, siete ancora qui a leggere? Non sarete mica usciti di testa! …It’s only rock’n’roll, but I grind it!
 
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6 replies since 29/10/2004, 11:26   127 views
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