Dopo aver letto alcuni libri di William S. Burroughs e visto alcuni cortometraggi ideati da lui ho cominciato ad immaginare le cose diversamente nella produttività artistica
Ho provato stamattina ad "utilizzare il suo modo di scrivere" per uscire dal blocco creativo che m'ha preso per un film che sto provando a scrivere.
Prima consideravo la creazione di un film più per immagini e situazioni - Burroughs ne sarebbe contento, per lui "il linguaggio è un virus venuto dallo spazio" che ci opprime nell'interpretazione del tutto; ci sono diversi modi di pensare dal solito linguaggio di parole (es. colori, suoni, qualsiasi altra cosa). Ma abbandonare così di colpo la narrazione e le parole non è facile (Lynch ce la fa egregiamente ed è forse a "causa" sua se sono partito col passo più lungo della gamba)
Qualcuno conosce questo mostro della scrittura?
Ho letto per primo
Junkie (in italia "La scimmia sulla schiena"), che devo rileggere, è una cronaca freddissima della vita del tossico
CITAZIONE
"La droga è un'equazione cellulare che insegna al tossicomane verità di validità generale. Io ho imparato molto ricorrendo alla droga: ho veduto la vita misurata in pompette contagocce di morfina in soluzione. Ho provato quella straziante privazione che è il desiderio della droga e la gioia del sollievo quando le cellule assettate di droga la bevono dall'ago. Forse ogni piacere è sollievo. Ho appreso lo stoicismo cellulare che la droga insegna al tossicomane. Ho veduto una cella di prigione piena di tossicomani in preda alle sofferenze per la privazione della droga, silenziosi e immobili ciascuno nella sua individuale infelicità. Sapevano quanto fosse inutile lamentarsi o agitarsi. Sapevano che, fondamentalmente, nessuno è in grado di aiutare il prossimo suo. Non esiste chiave, non esiste segreto in possesso di qualcuno e che possano essere ceduti.
Ho imparato l'equazione della droga. La droga non è, come l'alcool o come la marijuana, un mezzo per intensificare il godimento della vita. la droga non è euforia. È un modo di vivere."
W.S.BurroughsLo lessi ma mi disse poco, in effetti anche a detta dell'autore non è un gran libro, ma rende perfettamente l'idea della (non) lucidità con cui Burroughs vive la droga e come vede lui vivere la droga dagli altri.
La scrittura non è ancora simile al
Pasto Nudo o alla
Macchina Morbida o a
Il Biglietto che Esplose (i cut-ups) per quel che mi ricordi, al massimo può esserci qualche tentativo.
Dopo 2-3 anni (quest'anno) ho letto un altro romanzo simile chiamato
Queer (in italia "checcha"), superiore nella narrazione, più sarcasmo, più vita e gioia di vivere dall'umorismo grottesco.
CITAZIONE
Mary ed Allerton uscirono. Lee rimase solo nel bar [Lee è uno degli pseudonimi di Burroughs... Old Bull Lee]
Il monologo continuò. "Lavoravo come aide de camp sotto il generale Von Klutch. Un compito impegnativo. Un uomo difficile da accontentare. Ci rinuncia dopo la prima settimana. C'era un detto tra gli ufficiali: "Non offrite mai il fianco al vecchio Klutchy".
Bè, non lo avrei retto un'altra notte, così riunii una modesta carovana e mi misi in viaggio con Abdul, l'Adone locale. A quindici chilometri da Tanhajaro, Abdul si beccò la peste bovina e dovetti lasciaro lì a morire. Mi sentii in colpa, ma non c'era altro modo. Aveva perso tutta la sua bellezza, capite.
"Alle sorgenti dello Zambesi incontrai un vecchio mercante olandese. Dopo aver tirato parecchio sul prezzo gli diedi un barilotto di tintura d'oppio e in cambio di un ragazzo mezzo effendi e mezzo lulu. Credevo che il ragazzo mi avrebbe portato fino a Timbuctù, magari addirittura fino a Dakar. Ma siccome dava segni di cedimento gia prima di arrivare a Timbuctù decisi di barattarlo con un modello beduino regolare. Gli ibridi sono belli da vedere, ma non hanno resistenza. A Timbuctù andai dal Concessionario di Schiavi Usati, quello di Gus Culo-a-Pannocchia. per vedere con che cosa me lo poteva scmabiare.
"Gus corre fuori e attacca con la manfrina:"Ah Sahib Lee. Allah ti ha mandato. Ho qualcosa proprio per il tuo culo, cioè, per il tuo palato. Ultimo arrivo. Un solo proprietario e per di più era un dottore. Un tipo di una bottarella leggera due volte alla settimana. E' giovane e tenero, infatti parla come un bambino... ecco qua!"
"Chiami quei farfugliamenti senili parlare come un bambino? Mio nonno si è preso lo scolo da quello. Riprovaci Gussie"
"non ti piace? che peccato. bè ognuno ha i suoi gusti, si dice. Allora ho qui un beduino del deserto al cento per cento con un pedigree che risale dritto fino al profeta. Guarda che portamento. che fierezza! che fuoco!"
"una bella messinscena, Gus, ma non abbastanza convincente. E' un mongolo albino idiotra. Sta a sentire Gussie, stai trattando con il più vecchio finocchiodell'Ubangi superiore, quindi dacci un taglio. Cerca bene tra la tua mercanzia e tira fuori il più bel pivello che hai in questo tarlato bazaar"
"D'accordo, Sahib Lee, vuoi la qualità, vero? Seguimi per favore. eccoci qua. Cosa vuoi che dica? La qualità parla da sola. Ora, io ho qui dieci clienti taccagni che vogliono la qualità e poi, quando sentono il prezzo, si mettono a sbraitare. Ma sappiamo bene tutti e due che la qualità costa cara. A dire il vero, e lo giuro sul cazzo del Profeta, su questa mercanzia di qualità io ci perdo."
"Mmm. Gli avrai ritoccato il contachilometri, ma andrà bene lo stesso. Si può fare un giro di prova?"
"Lee per l'amor del cielo, io non gestisco un bordello. Qua compri e porti via. Niente consumazioni sul posto. Potrei perdere la licenza"
"Non ho intenzione di restare in panne con uno dei tuoi articoli ristrutturati con lo scotch e l'attaccatutto a centocinquanta chilometri dal più vicino suk. Inoltre come faccio a sapere che non è una Liz?"
"Sahib Lee! Questo è un concessionario etico!"
"Una volta a Marrakech mi hanno fregato in questo modo. un tuzio mi ha spacciato una Liz ebrea travestita per un principe abissino"
"Ah ah ah, sei pieno di storielle divertenti, eh? Facciamo così, stanotte ti fermi in città e lo provi. Se al mattino non lo vuoi ti restituisco fino all'ultima piastra. Ti sta bene?"
"D'accordo, allora, che cosa mi puoi dare per questo lulu-effendi? E' in condizioni perfette. Appena revisionato. Non mangia molto e non dice niente"
"Cristo, Lee! Lo sai che mi farei tagliare la palla destra per te, ma ti giuro, sulla figa di mia madre, che possa cadere e restare paralitico e possa cascarmi il cazzo, se questi esemplari misti non sono più difficili da smuovere delle budella di un tossico"
"Lascia perdere la scena. Quanto?"
Gus si mette di fronte al lulu-effendi con le mani sui fianchi. Sorride e scuote la testa. Fa un giro intorno al ragazzo. si piega in avanti e indica una piccola vena leggermente varicosa dietro al ginocchio. "Guardate questa" dice, senza smettere di sorridere e scuotere la testa. Fa un altro giro intorno... "Ha anche le emorroidi". Scuote la testa. "Non saprei. Non so davvero che cosa dirti. Apri, ragazzo... Gli mancano due denti". Gus ha smesso di sorridere- Parla in tono basso, sollecito, come un impresario di pompe funebri.
"Sarò onesto con te, Lee. Al momento di questa roba ne ho un mucchio. Lascerei èerdere questo e parlerei di contanti per l'altro"
"E che cosa ci faccio? Le metto in vendita alla pubblica piazza?"
"Potresti portartelo di scorta. Ah ah"
"Ah. Quanto mi puoi dare?"
"Bè, adesso non arrabbiarti... duecento piastre?"
Gus fa una finta corsetta come se volesse sfuggire alla mia rabbia e solleva un nuvolone di polvere nel cortile.
Il numero si interruppe bruscamente e Lee si guardò intorno. Il bar era quasi vuoto. Pagò il conto e uscì nella notte.
W.S.Burroughs
Gli altri non li ho sottomano.
Il Biglietto che Esplose è il più estremo che ho letto nell'uso delle parole. Il 90 % del libro mi è rimasto incomprensibile, arrivi al punto di leggere fregandotene del significato ad ogni verso... il discorso cambia anche ogni due tre parole, parole scientifiche, parole ricorrenti che creano un nesso che sembra una metafora alla precedente versione dei fatti. Ho navigato nel libro appendomi a quelle poche "situazioni" che qua e là carpivo, qualche metafora e numerose fasi comiche o epocali/apocalittiche.
Ovviamente è da rileggere più volte.
Ho cominciato a leggere il Pasto Nudo e per ora mi sembra molto più scorrevole...