White Trash, ... ne parlo anche qui

Un gruppo ormai morto e sepolto, uscito fuori dalle mie scrupolose ricerche crossoveristiche: è stato come trovare una pepita d'oro durante scavi in cui si può pensare di tirar fuori al massimo qualche interessante ferraglia.
Della band c'è poco da dire, purtroppo. Ignorati all'epoca della loro uscita, figuratevi ora... trovare notizie è un'impresa quasi quanto quella del trovare gli album ... comunque proviamo a dare qualche coordinata.

Iniziamo con la lineup:

Vocals: Dave Alvin
Bass: Aaron Collins
Guitar: Ethan "Sugar Brown" Collins
Drums: Mike Caldarella
Alto Sax: Chris Arbisi
Tenor Sax: Terry Thomas
Trumpet: Brendan Stiles

Come nella migliore tradizione crossover, a spiccare sono bassista, cantante e sezione fiati, con chitarra e batteria sicuramente all'altezza.
L'esordio della band newyorkese è del 1991: escono su Elektra Records con l'album omonimo:


White Trash

Le influenze sono chiare: Red Hot Chili Peppers (difficile non trovare l'influenza de peperoncini nei gruppi crossover dei primi anni Novanta), Fishbone (soprattutto per un certo uso creativo di trombe e sax)... ma anche un aggressività hard-rock eighties sicuramente non così presente nei gruppi padri del crossover.
L'impostazione vocale di Alvin è particolare, all'inizio può apparirvi forse strana perché ricorda un pò la tradizione dei cantanti hair metal, ma una volta che "imparate" ad ascoltarlo scoprirete un vocalist dalle grandi doti, con un' estensione non indifferente (personalmente - in alcuni brevi passaggi - mi ricorda il Patton "androgino" di The Real Thing).
Il basso aggressivo di Collins, con le immancabili "slappate" caratteristica propria dei bassisti di questo genere musicale, vi entrerà nelle vene assieme ai colpi dietro le pelli di Caldarella (origini italiane... credo), con il rischio di un' overdose... di groove!
La sezione fiati non è mai banale e colora ogni brano donando ai pezzi una costante atmosfera di festa. La sei corde di "Sugar Brown" Collins passa da avvolgenti riff funky a tiratissimi riff quasi-metal, il tutto condito con soli mai troppo lunghi e sempre suonati al momento giusto.
Casino, divertimento, balli (o meglio, spensierate pogate), allegria. Questo sono gli White Trash, come ben rende questa immagine di un concerto (che assomiglia più ad una festa liceale ):



La band prosegue nell'indifferenza generale, acclamata soltanto dai fan più accaniti e attenti, che nel marasma del crossover di quegli anni non si fanno scappare una band così divertente e originale.
Con non molte speranze di successo, ma con ancora tanta energia e voglia di divertire, nel 1994 esce il loro secondo e ultimo lavoro:


Si o si, que?

In questo lavoro la band sembra lasciare maggiore spazio all'hard rock energetico che già nel primo album spuntava frequentemente tra i pezzi, tanto che a volte sembrano giocare a fare i Guns 'n' Roses del crossover
Tuttavia non mancano pezzi maggiormente rispettosi delle coordinate crossover tradizionali, come la bellissima "Minor Happiness", fishboniana a palla.


Concludo con qualche commento sull' album d'esordio trovato in un sito:







Insomma, non sono l'unico a considerare questo gruppo interessante

Ah, sul myspace trovate quattro brani del primo album, fra i migliori (ottime scelte da parte di chi ha creato lo spazio)



Video di "Apple Pie" (dall'album d'esordio)


P.S. Se cercate info su Dave Alvin sul web, state attenti al Dave Alvin di davealvin.com che non è il cantante degli White Trash ma un omonimo.

P.P.S. Non impazzite nel cercare gli album, se siete interessati contattatemi senza nessuno scrupolo. Ve li farò arrivare quanto prima