stefanodoug |
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| Hai ragione, sono poco tenero con Zorn, visto che mi ha dato molte soddisfazioni in passato ed ora invece mi intriga sempre meno. Non dico che sbaglia a riproporre cose del passato (che gradisco), il problema semmai è che ultimamente ripropone solo cose del passato quando viene in tour.
Se poi ci metti il fatto che insiste nel proporre cose vecchie sotto nuove spoglie con risultati non sempre convincenti, cosa che ai miei occhi appare più come un'operazione commerciale che come un sincero desiderio artistico, ecco che la mia visione dello Zorn presente è molto critica.
La data di Milano con il duo con Graves, i Necronomicon, Cobra e i SC3 è effettivamente fuori dall'ormai solito contesto Masada-Europa, questo è indubbio. Inoltre Cobra ripresentato con musicisti diversi è sempre fresco, cosa che non si può dire della galassia Masada (parlo delle formazioni storiche, non di Asmodeus per esempio).
Moonchild e Astronome sono stati reigstrati nella stessa seduta, lo stesso giorno, allo stesso modo dei primi due ep dei Painkiller datati 1991 ma a me è apparso evidente come fosse una cosa diversa. Cioè di come ci fosse uno spirito diverso.
Metti su il primo pezzo dei Painkiller e capisci che di follia pura si tratta; quando ho ascoltato Moonchild/Astronome mi son sembrati "goffi". Forse l'intento di Zorn con questi dischi era diverso dai Painkiller, anzi sicuramente lo era, ma a me proprio non sono andati giù e dire che ci sono Joey Baron e Mike Patton, due autentici idoli per me. Mi è davvero dispiaciuto dover dire che quei dischi proprio non mi piacevano.
Se sono così critico infine è perché credo che Zorn una certa fase "violenta" l'abbia già passata e continuare ad insistere su quelle vecchie alchimie non può che suscitare confronti con ciò che è stato e per la nostra natura mnemonica tendiamo, io per primo evidentemente, a ritenere migliore.
Penso che i Painkiller siano con Mick Harris. Non li ho mai presi troppo seriamente con altri batteristi perché la ruvidità-follia di Harris è unica; spero possano davvero fare un bel disco e contraddirmi.
Per quanto riguarda i Naked city, altra mia fissazione, sono ben felice che siano esauriti perché ormai non avevano più nulla da dire. Rimane il rimpianto di non aver potuto sentire un sacco di pezzi che suonavano nei concerti e che non sono finiti nei dischi.
Stefano
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