Cattivo come adesso...Mike Patton's forum

Posts written by Damar

view post Posted: 21/2/2007, 17:16     Porcupine Tree - Other Music
Che topic deserto... :D

Se a qualcuno interessa sul myspace dei PT è comparso un polpettone di anteprima del nuovo disco in uscita ad aprile ' Fear Of A Blank Planet'...

image
view post Posted: 18/11/2006, 01:58     TOOL - Live
nota per il lettore: sostituire "stasera" con la giusta connotazione temporale ;)

Chi sta scrivendo aveva visto in precedenza solamente il concerto di Bologna in giugno, concerto che per molti motivi non ero riuscito a godermi a pieno... Ecco, depenniamo quel concerto, perchè questo è stato veramente IL CONCERTO.
Non c'è quasi paragone, questa volta l'intensità emotiva che sentivo trasmessa dal palco era cento volte superiore. La scaletta è rimasta breve, ma la potenza che sprigionavano quei quattro era tale da fare dimenticare simili dettagli.
Tool: MASTODONTICI. Al contrario del gruppo spalla che, sinceramente, non è riuscito a prendermi neppure un po'. Bravi, ma troppo rumore per nulla... la cosa che più ho gradito della loro esibizione è stato il mega poster alle loro spalle... se solo avessi una parete più grande...
Tornando ai Tool l'acustica forse non è sempre stata esente da pecche (i bassi erano troppo alti), ma tutto sommato accettabile ed è andata migliorando nel corso del concerto.
Il live è decollato da Schism in poi (c'erano stati dei problemi, anche tecnici su Stinkfist... non si vedeva nulla sugli schermi).
Le Wings sono arrivate in un'atmosfera surreale, quasi magica mentre tutti sollevavano la testa verso l'alto a osservare gli intrecci e i cerchi creati dai laser in movimento... il fumo, le nuvole minacciose proiettate sugli schermi... sono stati 17 minuti di perfezione assoluta, mi sono sentito quasi scagliato in un'altra dimensione (lo so che può sembrare retorico, try and read between the lines)... psichedelia pura. Il crescendo ha raggiunto il suo vertice nel trittico finale col sovraccarico di tutti i miei sensi a causa dei troppi stimoli esterni.
Sentivo colori, vedevo le vibrazioni, e mi accorgevo che il pavimento del palazzetto tremava come durante un terremoto sulle basi noise create da Justin e Adam.
Ho molto apprezzato i nuovi ed inediti accenni industrial-elettronici lasciati qua e là durante il concerto... sono forse un piccolo assaggio di ciò che ci riserveranno i nostri in futuro?
Faccio fatica a trovare le parole e purtroppo penso di non poter riuscire a rendere giustizia alla bellezza di ciò a cui ho assistito stasera. La parola purtroppo è uno strumento imperfetto. La musica no. Non stasera.

Maynard: carico, preso in quello che faceva, ma forse stanco troppo in fretta.
Adam: un direttore d'orchestra, da brividi il secondo assolo di Lateralus.
Justin: animalesco nel modo di suonare e umano nel suo rapportarsi con il pubblico. Lo amo. :wub:
Danny: assolo purtroppo un po' breve, per il resto perfetto e incredibile come al solito. Migliore batterista al mondo.


NOTE (purtroppo) NEGATIVE:

- E' inutile, lo so, sottolinearlo, ma tutto il mio disprezzo va a quella parte di umanità che va a un concerto con l'unico apparente scopo di rovinarlo agli altri, a gente che ci tiene veramente, e che vuole ascoltare la musica. Non parlo solamente di chi fuma a due centimentri da me, ma di chi palesemente fatto fino al midollo si getta in mezzo alla folla, spingendo, rovesciando birra e puzzando come un caprone. Ma perché?! Vi giuro che ho provato forti e irreprimibili istinti omicidi. Naturalmente questi casi umani finiscono sempre per mettersi davanti al sottoscritto. Purtroppo la prima parte del concerto è stata rovinata (per me ovvio) da imbeccilli del genere... ho rimpianto con desiderio le gradinate...
Mi è toccato vedere anche uno che faceva la robot-dance su Lateralus. Rendiamoci conto, facciamo qualcosa per questi disperati.
- Gli uomini della security. ODIOSI. Sono d'accordo sul far rispettare il divieto allo scatto delle foto col flash (anche se non lo condivido), ma c'è una linea bel precisa fra il fare il proprio dovere e rovinare il concerto alla gente. Questi si issavano sulle prime file (nascondendo il palco) anche solo per vietare lo scatto di una misera foto col cellulare. Ma stiamo scherzando?
Sono riusciti a farsi odiare nonostante io non abbia visto NESSUNO scattare foto con macchine fotografiche, nè tantomeno col flash.
- Il finale di Vicarious... forse Maynard dovrebbe cantarla in apertura di concerto, non in chiusura, boh... The Pot, purtroppo io non riesco proprio a sentirla dal vivo :(

Queste foto non rendono giustizia alla magnificenza visiva dei concerti, ma fanno intuire la loro spettacolarità del tutto...

image

image

image

image

image

image
view post Posted: 10/5/2006, 11:09     Tool - Other Music
Grazie cari, troppo gentili :D

In genere non faccio recensioni così lunghe, ma di questo disco in effetti avevo tante cose da dire...
view post Posted: 9/5/2006, 12:55     Tool - Other Music
Questo è il mio commento sul disco... per chi ha il coraggio di leggerlo... :ph34r:

---

Cinque anni di silenzio non saranno 10.000 giorni, ma si tratta comunque di una lunga attesa.
E sono passati poco meno di cinque anni da quando conobbi i Tool imbattendomi quasi per caso in un assurdo video trasmesso a tarda ora su MTV, video che poi scoprii essere Parabola.
Non fu come in fotoromanzo, non fu amore al primo ascolto. E come poteva esserlo? Avrei capito quel labirinto in formato canzone solo tempo dopo… ma da allora i Tool mi hanno sempre accompagnato facendomi crescere e soprattutto PENSARE.
Mai prima di allora mi ero soffermato lungamente sui testi e sugli aspetti artistici della musica… i Tool (come molte altre esperienze nel corso della mia vita) mi hanno fornito una maggiore tridimensionalità e non è cosa da poco in mondo di immagini piatte e di reality show.

CITAZIONE
”I need to watch things die... from a good safe distance”

La via migliore, la più saggia nell'ascoltare questo nuovo album dei Tool è quella di sentirlo con la mente pulita, sgombra da aspettative e senza volgere lo sguardo al passato. Sono passati cinque anni e questi sono trascorsi anche per Maynard, Adam, Justin e Danny che hanno partorito qualcosa di diverso, un’opera figlia di questi tempi facendo però tesoro delle esperienze e dei suoni dei loro lavori precedenti, ma cercando di andare oltre... una sorta di innovazione silenziosa, non ostentata.
Sebbene la carta d'identità di questi quattro musicisti mostri come abbiano già da un po’ superato "gli anta", il talento e l'ispirazione non sono un fattore dipendente dall'età. E come questi signori siano riusciti a confezionare, quattordici anni dopo il loro esordio, un album a tratti più violento ed estremo di Opiate e Undertow ce lo dovranno spiegare un giorno, magari…

L’evoluzione dei Tool forse è rallentata, e forse non era lecito attendersi un lavoro che si discostasse in maniera drastica da Lateralus come quest’ultimo nei confronti di Aenima. Non era neppure lecito attendersi un disco che migliorasse quanto raggiunto da Lateralus, perché nel suo ambito a mio avviso ha sempre rappresentato la perfezione o quasi.
Era difficile riuscire a trovare qualcosa che stupisse e spiazzasse ancora una volta l’ascoltatore. E questo i Tool l’hanno capito.
10'000 Days non abbandona l’esperienza di Lateralus, che ricorre talvolta nel corso dell’album, ma sceglie di intraprendere strade diverse nelle atmosfere, nel suono, nei testi e negli intenti.
E’ un album più vario ed eterogeneo del precedente le cui canzoni erano coese da un’atmosfera granitica e tribale. Questo non significa che dopo cinque anni 10'000 Days non possieda una sua anima ben definita e un’evoluzione all’interno dei suoi 75 minuti… la sensazione è quella di un viaggio composto da capitoli differenti, ma strettamente legati l’uno all’altro.
L’ascoltatore incauto non avrà vita facile e potrebbe rischiare di perdersi fra corsie di ospedale, canti spirituali di nativi americani e inquietanti dilatazioni sonore ambient figlie di Lustmord. E’ quindi necessario dotarsi di grande concentrazione e possibilmente di un paio di cuffie per apprezzare al meglio le varie sfumature di colore, i rumori e i messaggi più o meno nascosti che fanno capolino nel corso di queste 11 tracce.
Laddove il suono di Lateralus sembrava provenire e rimbombare dall’interno di una grotta, attutito, ma distruttivo come una scossa tellurica in 10'000 Days si ha l’impressione di trovarsi nell’occhio del ciclone, a pochi centimetri dall’amplificatore di Adam Jones e dalla colossale batteria di Danny Carrey. La produzione di Joe Barresi sembra più definita, chirurgica, i suoni più limpidi e l’alone di misticismo sembra essersi in parte disperso.

Vicarious è un inizio al veleno dopo una breve introduzione che rimanda e si ricollega al capolavoro precendete, Lateralus... ma più che da queste similitudini la mia attenzione è rapita dai piccoli accenti messi da un Carrey che suona la batteria come fosse uno xilofono.
E’ la Stinkfist di 10'000 Days, diretta, immediata, cattiva e cinica, un'apnea di sette minuti (che finisce troppo in fretta) che lascia la voglia di rituffarsi subito in questo mare di riff.

Ma non c’è tempo per rifiatare perchè la successiva Jambi in apertura suona rocciosa, muscolare, metal.
Ma si tratta solo di uno specchietto per le allodole perché quando parte il cantato la canzone si apre e si evolve... Se il percorso di Vicarious è una linea retta, senza deviazioni, Jambi è una curva con picchi di emotività molto alti e momenti di calma apparente. Su di essa Adam Jones compone quello che forse è il più bell’"assolo" della storia dei Tool.
La sua Les Paul con l’aiuto di un talk-box urla, ringhia, gracchia… insomma, parla.

Il binomio Wings for Marie/10.000 Days prende metaforicamente il testimone da Parabol/Parabola a cui è difficile non pensare, essendo anch'essa una canzone spezzata in due metà fra loro inscindibili.
Le somiglianze però si fermano qui; se Parabola lasciava intravedere un messaggio di positività e speranza questa lunga suite è pervasa da un'atmosfera funerea... introdotta da un basso che rieccheggia il suono di una campana (a morto?) a cui si aggiunge lo scroscio della pioggia e il rimbombo dei tuoni. Il benevolent sun di Jambi ha smesso di splendere.
E’ un ritorno a una maggiore linearità, a una forma canzone con venature di matrice post-rock che mi hanno riportato alla mente un certo Spiderland. Ma gli Slint non sono gli unici a essere omaggiati (di sfuggita) dai Tool, anche l’influenza degli dei della psichedelica rock, i Pink Floyd, e di quelli del progressive rock anni ’70, i King Crimson, appare evidente.
Una maggiore linearità non deve essere erroneamente confusa con maggiore semplicità d’ascolto... E' anzi un brano pesante e difficile (non nel senso comune del termine: quello della tecnica), il meno matematico e il più emotivo mai scritto dai quattro di L.A. e richiede un'immersione totale nel climax che riesce a creare. Da questo punto di vista ci troviamo di fronte a qualcosa di diametralmente opposto al passato.
Mai come in questo 10'000 Days sono le sensazioni, l’umore e i sentimenti a guidare l’ascoltatore per mano, conducendolo in una dimensione intima.
Un’altra novità del disco, qui in primo piano, sono i preziosi intrecci vocali intessuti da Maynard; sovraincisioni della voce non inedite invece fra gli A Perfect Circle, pensate a Fiddle and the Drum in eMOTIVe ad esempio.
Solo verso la fine di questa maratona di 17 minuti la canzone sembra aprire le ali e librarsi in volo pur fra nubi minacciose, salvo poi ricacciarci con violenza a terra.

CITAZIONE
”Who could deny you were the one who would have made it,
You'll have a piece of the divine.
This little light of mine it gives your past unto me, I'll let it shine,
To guide you safely on your way, Your way home...”

Di emotività in questo 10'000 Days Maynard ne riversa davvero tanta e il dolore per la perdita della madre e il tentativo di superarlo è sicuramente l’elemento preponderante… e sempre a questo si ricollega The Pot dove a parlare, in una singolare introduzione a cappella di un Maynard trasformista in versione eunuco, è forse proprio la sua voce, acuta e femminile.
Che si tratti della madre o di una denuncia sociale qui è Justin il direttore d’orchestra con un giro di basso che ricorda vagamente 46&2 (ma in versione quasi funky) attorno al quale si muovono tutti gli altri membri del gruppo mescolando la grezza potenza di Opiate con l’evoluzione sancita da Lateralus e la cura per le melodie acquisita da MJK in sede A Perfect Circle. Il risultato è una canzone immediata, che colpisce al primo ascolto come un pugno in pieno stomaco.

Lipan Conjuring fra canti indiani inaugura il lato “strano” e acido del disco in cui la psichedelia la fa da padrona e (se escludiamo Rosetta Stoned) in cui sono più evidenti i segni del cambiamento. A questa prima stranezza ne seguono subito altre due:

Lost Keys è “solo” un arpeggio estremamente rallentato, dilatato e triste, come a sottolineare una situazione di immobilità e stallo, con le voci soffuse di un dialogo fra infermiera e dottore sulle sorti di un paziente (Blame Hofman) i cui pensieri seguiranno a ruota libera nella canzone successiva, con tutte le distruttive conseguenze del caso.
LSD? HP Lovecraft? Qualunque sia la risposta se nell’ospedale regna una calma piatta e deprimente, nella mente del paziente è in corso un vortice di emozioni e visioni.

CITAZIONE
”I'm out of my head… Am I alive? Am I dead?”

Rosetta Stoned è il titolo giusto per una canzone che per essere interpretata e sviscerata ha bisogno di una stele o di qualcosa di simile.
Prendete i migliori riff della discografia dei Tool, da Third Eye a H., fino ad arrivare a Reflection metteteli nel frullatore, combinateli con un Maynard filtrato che canta quasi fosse un ubriaco delirante, destrutturate il tutto e otterrete forse qualcosa di simile a questa canzone.
Delirium Cordia. Vera e proprio follia in musica, flashback allucinati e ipnotici.
Che la vicinanza e l’amicizia fra i Tool e i Fantomas del genietto Mike Patton abbia dato i suoi frutti (malati)? E’ una canzone creata con la tecnica del flusso di coscienza, un incubo ad occhi aperti.
Servono molta pazienza e ripetuti ascolti per venire a capo di questa pazzia e non venire travolti dal mare di elementi che la compongono spesso slegati l’uno dall’altro.

Le acque tornano a calmarsi e Intension giunge come una ventata d’aria fresca per riportarci alla purezza di una condizione originale.
Qui i Tool si divertono a usare l’elettronica integrandola perfettamente nella struttura del pezzo. Intension come Disposition su Lateralus o Vanishing su 13th Step potrebbe ingiustamente passare inosservata, ma, a mio avviso, si colloca fra le perle assolute, ma nascoste, della discografia della loro discografia. Elegiaca, ipnotica, una melodia sulla quale Adam Jones ricama arpeggi e delay pinkfloydiani finissimi e leggeri. In una parola: bellissima, e strettamente legata all’ultimo capitolo dell’album, la conclusiva Right In Two.
Una canzone che parte in sordina per poi portarti in alto e lasciarti a mezz’aria fino a mozzarti il respiro e farti soffrire di vertigine.
Quando esplode cresce, cresce senza più fermarsi... sembra di scalare un monte, ma senza sforzi. Semplicemente ti eleva. La melodia, semplice e travolgente, è quanto di più solare mai scritto dai quattro, ma in stridente contrasto col testo in cui ancora una volta si torna sul tema dell’incomunicabilità fra le “scimmie”, noi razza umana. La nostra tanto decantata evoluzione appare flebile e risibile di fronte alla nostra incapacità di prendere coscienza della nostra situazione.
Siamo divisi, non uniti in un mondo ostile in gran parte per colpa nostra… un messaggio romantico, in senso storico, quasi leopardiano.

A chiudere il tutto è Vigenti Tres (23 in latino) inquietante e oscura traccia rumoristica in cui una voce mostruosa emerge dall’abisso per comunicarci un messaggio di difficile interpretazione, ma capace di mettere i brividi.

- - -

Le conclusioni?
Ancora paragoni col passato? No, basta… semplicemente una considerazione: se questo disco vi emoziona, vi fa piangere, sorridere, pensare… allora è musica per le vostre orecchie, nient’altro.
view post Posted: 5/5/2006, 13:25     Tool - Other Music
CITAZIONE (Lilith @ 5/5/2006, 11:07)
ehehe sto diventando sempre più anti-keenan (maynard, non pepper! :wub: :med: :flowerpower: )

Dai sorellina, torna ad ascoltare formaggino LaBrie che è meglio! :ph34r: :rido: :old:

:divdiv:
view post Posted: 4/5/2006, 12:47     Tool - Other Music
CITAZIONE (Diavolo Grigio @ 4/5/2006, 13:39)
a parte il titolo, maynard e l'effetto "triuomo occhialuto" della copertina chiusa mi piace tutto!!

Così andiamo meglio :D
Levo Maynard, ma del resto sono d'accordo.
view post Posted: 4/5/2006, 12:00     Tool - Other Music
CITAZIONE (Diavolo Grigio @ 4/5/2006, 11:12)
CITAZIONE (Eclipze @ 4/5/2006, 10:51)
Anche secondo me questo disco venderà una valanga.
Secondo me è un bel disco, il lato emo-tivo degli APC mi è sempre piaciuto moltissimo, per cui mi trovo a godere anche con questo. Secondo me le parti più interessanti sono proprio quelle meno Tool, quelle che per Fraz (Al Cogan...come cacchio ti chiami qui?! :D) sono riempitivi e per White sono EMO. Insomma canzoni come le due Wings, Lost Keys, Intension.

a me il lato emo-tivo degli apc mi è sempre piaciuto negli apc. Nei tool mi è sempre piaciuto il lato tool.. :D

a me questo sembra sempre più un disco degli "a perfect tool" :puffpuff:

La mia non vuole essere una critica, ma... se ben ricordo non ti era piaciuto neppure 13th Step, giusto? E non ti era piaciuto il cantato di Maynard...

Poi, sinceramente dove li vedete tutti questi A Perfect Circle sul nuovo dei Tool? :huh:
Solo le liriche di The Pot e la cura nella melodia di Right In Two si possono vagamente paragonare all'altro gruppo di Maynard...

Il problema è il la la la lie? O La voce acuta in The Pot?
Non riesco a capire... prima si accusa di non originalità e di soluzioni già usate da altri gruppi (Ma dove? se si fanno le pulci a un album del genere le si possono fare al 99% della musica odierna), poi ci si lamenta se Maynard fa qualcosa di nuovo con la voce o prova a sperimentare...
Non può continuare a fare per sempre la parte di Goooooooooodbyeeeeeeeeeeeeeeeee

Chi ha stabilito che i Tool sono una band "machista"???
E PER FORTUNA i Tool non fanno ragionamente del tipo "i vecchi fans si aspettano una voce bella incazzata quindi cerchiamo di accontentarli se no non comprano più la nostra roba"
Ma che ragionamenti sono?
Essendo la musica una forma d'arte questa prenderà la direzione di coloro che la compongono cambiando nel tempo e mutado... va da sè che non può sempre rivoluzionare se stessa, ma ciò non toglie che possa essere semplicemente *bella*.

Altra cosa... quest'album sarebbe "moscio"? :huh:
Su 8 canzoni "vere" 5 possono dirsi tirate, alcune anche più di roba presente in Undertow e Opiate.
view post Posted: 4/5/2006, 02:24     Tool - Other Music
Ciao gente :)

E' vero il 3rd Eye in questi giorni è un po' nei casini, è uscito il nuovo album ed è arrivata una marea di nuovi utenti a postare. E' difficile tentare di tenere la situazione sotto controllo in tutto questo marasma... perciò siamo stati un po' più rigidi del solito, forse troppo, lo ammetto. C'è chi sicuramente esagera nel divinizzare i Tool a tutti i costi, ma c'è anche chi ha colto la palla al banzo per spalare un po' di merda sulla band... e voi capite che in un sito di fans non è un buon metodo per attirarsi le simpatie generali. A parte qualche battibecco non si è MAI bannato nessuno per il semplice fatto che ha criticato la band :D Poi ogni moderatore si regola come meglio crede.
Ritengo che le discussioni che ci sono in queste ore sul forum siano molto interessanti quando approfondiscono le tematiche del nuovo album.

Album che sto apprezzando sempre di più, che possiede una sua anima ben definita diversa da quella del capolovoro precedente. Lateralus era infatti un disco praticamente perfetto, sarebbe stato ingiusto e impossibile tentare di crearne una versione 2.0.
I Tool hanno fatto qualcosa di diverso, il loro album "più emo" se vogliamo :D Un'innovazione silenziosa, non ostentata...
Meno matematica e strutture meno intricate, ma non per questo più facili da assorbire.

Per me è un gran album, spacca, ma mi rendo conto che il mio è il parere di un fan ;)


CITAZIONE (glamodrama87 @ 3/5/2006, 22:11)
CITAZIONE (Al Cogan @ 3/5/2006, 21:17)
grandissimo album, ma oggettivamente inferiore agli ultimi 2: chi sostiene il contrario o è un invasato o non li ha mai capiti

straquoto!!!

Io non mi ritengo un invasato, però credo che il tempo dirà la sua...
Parlare di oggettività in musica equivale sempre a camminare sui carboni ardenti, è un terreno delicato perchè quello che cerchi tu non necessariamente corrisponde a quello che cercano altri.
Io so solo che anche a questo giro i Tool mi hanno fatto pensare e mi hanno profondamente emozionato... alla fine è quello che voglio da loro e mi ritengo soddisfatto... :)

ps: Maynard canta benissimo, fa piangere in Wings, non ci saranno urla "alla the Grudge", ma usa soluzioni molto originali.
ps2: Pushit è immensa. Versione Salival poi è un'orgasmo multiplo. PUNTO.

:P
view post Posted: 21/3/2006, 13:40     Tool - Other Music
image

...

image

Su toolband c'è scritto: "Artwork for 10,000 Days (album mini)".
Quindi potrebbe essere solo una parte dell'artwork... quale non è dato saperlo con certezza.
view post Posted: 15/3/2006, 18:52     Tool - Other Music
Eccovi sistemati...

CITAZIONE
10.000 Days

01 Vicarious
02 Jambi
03 Wings For Marie (Pt 1)
04 10,000 Days (Wings Pt 2)
05 The Pot
06 Lipan Conjuring
07 Lost Keys (Blame Hofmann)
08 Rosetta Stoned
09 Intension
10 Right In Two
11 Viginti Tres

2 maggio.

---
image

view post Posted: 27/10/2005, 11:52     Tool - Other Music
Ecco il risultato della chat di un paio di settimane fa finalmente trapelate del tutto:

-Adam e Maynard hanno detto che lavorare con Barresi è stato meglio che con Bottrill.
-La canzone più lunga supera i 17 minuti.
-Scott Reeder (Butcher) dice che il nuovo disco dei Tool suonerà ruvido come Undertow.
-Danny spera che il nuovo cd uscirà in Surround Sound.
-Gli Isis non hanno partecipato al lavoro sul nuovo album
-Adam sta lavorando al momento all'artwork del cd.
-Adam Jones ha lavorato alla colonna sonora di Far Cry.
-Non sarà doppio
-Saranno in tour nel 2006, confermato, anche in nuova zelanda, ma difficilmente saranno al big day out in australia.
-Forse con gli Isis, o comunque chi chiunque a loro piaccia.
-Tool vorrebbero andare in tour anche in Messico
-Danny sta preparando un dvd riguardante la batteria come strumento
-Danny vorrebbe fare qualche data con Adrian Belew e Les Claypool in autunno negli states


Non Tool risposte

-Isis sperano di andare in tour Tool (aaron turner)
-Isis hanno pronte alcune nuove canzoni, e stanno lavorando ad un dvd. (aaron turner)
-Kyuss sono morti e sepolti (in risposta a domanda a Scott Reeder dei Butcher).
-Head, ex korn, potrebbe aiutare Joe Barresi in fase di missaggio delle tracce di chitarra di Adam Jones, che ha usato anche una 7 corde questo giro.
-Isis hanno intenzione di tornare in tour in Oceania. (aaron turner)
-Melvins fanno uscire una nuova versione di Houdini su ipecac (buzz)
-Butcher in tour possibilmente presto


Nella chat si è parlato anche di altro,... di musica, droga, arte, concerti, altri artisti, strumentazioni,... fra poco vi facciamo leggere tutto.

Qualche "excerpt" musicale, domande a danny/adam/buzz/aaron harris:

Tour coi Deftones? No Grazie
Tour con gli Isis? Incrociamo le dita
Porcupine Tree? Danny apprezza
Dream Theater? Portnoy bravo, il resto del gruppo non ci piace per niente
NIN? consigliati sempre, anche with teeth
Patton? Hitles with a cunt, grande cosa la ipecac
Robert Fripp? il mentore di Adam
Pink Floyd? album preferito da danny e maynard è animals
Vivaldi? Danny lo ascolta


user posted image

user posted image

il testo totale della chattatool è reperibile su: toolshed.it

wink.gif
view post Posted: 13/10/2005, 23:23     Tool - Other Music
Riassunto della chat

Adam ha detto che stanno preparando l'artwork in questi giorni, l'album è pronto. E con l'artwork... si intende tutto... video probabilmente, e immagini da trasmettere negli schermi ai concerti.

Possibile Tour con gli ISIS

Alex Grey sarà ancora parte della squadra (anzi, era anche presente alla chat)

Danny ha detto che non è un doppio album, e che l'uscita dell'album sarà anticipata da un dvd molto presto.

Axl Rose parteciperà ai backing vocals.

---

Direi ottime notizie, molto più di quanto mi aspettassi... chi vivrà vedrà smile.gif
view post Posted: 11/10/2005, 15:28     Tool - Other Music
A parlare è John Ziegler dei Pigmy Love Circus (band in cui suona lo stesso Danny Carey, batterista dei Tool)

I Tool stanno lavorando all'album nuovo da momenti un anno e mezzo,
Maynard J. Keenan ha pronte melodie e liriche di tutto il nuovo disco,
e per essere onesti, ho ascoltato tutti i demo dei cuts/tagli che andranno a finire sull'album.
Sono anche stato interpellato per fare una prima analisi critica di questo nuovo materiale
Nell'album ci potrebbero essere 3-4 canzoni di lunga durata, sui 15 minuti, e altre decisamente più brevi,
Secondo me.. lo descriverei come "meddle" [è un album dei Pink Floyd] che incontra "master of reality" [dei Black Sabbath] che incontra "discipline" [dei King Crimson] che incontra "undertow" [degli stessi Tool].
Il tutto, con la produzione di Joe Barresi... un disco KILLER!
La musica dei Tool tornerà a mordere e scivolare verso le masse un'altra volta in pochi mesi!


dall'imprescindibile: toolshed.it

Chissà se Ziegler ce la sta raccontando giusta?
view post Posted: 10/12/2004, 18:59     sport e passatempi - Off topic
Io non so nè sciare nè ciaspolare...
195 replies since 31/3/2003