Cattivo come adesso...Mike Patton's forum

John Zorn

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Alzuras Dronog
view post Posted on 4/1/2007, 00:28     +1   -1




:mod:

yumi quando hai finito con l'intervista ti voglio di là per la bio di masami akita :ilvio:



Edited by Alzuras Dronog - 4/1/2007, 00:43
 
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view post Posted on 4/1/2007, 00:46     +1   -1




yumihuccia cara!! sai come stanno in rapporto per mer zorn e l'inglese....vero?? :D
 
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yumiho
view post Posted on 4/1/2007, 17:43     +1   -1




Vabbe' sto cominciando la traduzione, sara' finita in massimo mezz'ora dipende da quanto sono veloce sulla tastiera (non molto...). Ma provate a lamentarvi!!!!!

A proposito di Zorn, oggi ho visto un tipo con i pantaloni uguali!

Edited by yumiho - 4/1/2007, 18:04
 
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view post Posted on 4/1/2007, 20:19     +1   -1
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Lord Of Terror

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...li ho visti su eBay...
 
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yumiho
view post Posted on 4/1/2007, 20:41     +1   -1




QUOTE (shazanna @ 3/1/2007, 02:26)

Intervista a Zorn by Michael Goldberg (scusate l'italiano a volte stentato ma non ho riletto, ho tradotto di getto)

Il titolo dei primi due brani di Zorn che ho ascoltato era Lacrosse, uno del 1979 e uno del 1981. Una versione era per un sestetto, l'altra per un quartetto, non ricordo l'ordine in cui li ho ascoltati, se prima il sestetto o il quartetto, ma ricordo ancora l'intensita' della musica. Negli anni sono riuscito ad assorbire con le mie orecchie pigre l'enorme varieta' della musica di Zorn, dal suo tributo stupefacente a Sonny clark, alle colonne sonore, game pieces (questo mi rifiuto di tradurlo) e l'avvolgente Aporias (requia per piano e orchestra). Non avevo mai incontrato Zorn prima di questa intervista, ma quando e' arrivato alla mia porta, in tarda mattinata in una giornata primaverile insolitamente calda, abbiamo cominciato a parlare senza preamboli; la conversazione (e il caffe') scorreva piacevolmente. Non solo John ha molte sfaccettature ed e' estremamente prolifico, e' anche un fantastico raccontastorie.

JZ: Che costruzione fantastica, uno dei migliori sulla Bowery. Che cosa era originariamente?

MC: Era il primo YMCA (una specie di associazione di volontariato molto comune in UK e America)

JZ; Ma va, scherzi? Va bene, ti ho portato dei cd. Non so cosa hai e cosa non hai.

MC: ho cose sparse della tua musica (non un insieme coerente)

JZ: ma forse non hai le cose di musica classica

MC: no

JZ: quartetto d'archi? Si hai bisogno della roba classica. Ecco un nuovo Masada. Ascolti musica mentre dipingi?

MC: sempre, e a volume alto

JZ: qui lo puoi fare, hai tutto il palazzo! hai un sacco di roba jazz. ornette! Lo stavo ascoltando questa mattina, Live at golden circle. Cosi ascolti soprattutto jazz?

MC: beh stavo ascoltando canzoni popolari napoletane stamattina. Mi piace questo tipo, Murolo. Ha famiglia, ma lo arrestano sempre perche' fotte (oh dice cosi'!) ragazzini. Cosi' va in prigione per un anno.

JZ: Gesu' (ma non era ebreo? ahahahaha ndr)

MG: e' un eroe a napoli

JZ: dovrebbe farsi prete

MG: sei sposato?

JZ: no (magari se cambiasse pantaloni ogni tanto, ndr)

MG: io si

JZ: da quanto?

MG: da tanto, io e lynn staimo insieme dal 1969. siamo molto diversi, e credo questa e' la ragione per cui siamo ancora insieme. Lei e' una scultrice e ama lo sport, cose come atletica, nuoto, camminare.

JZ: e magari a te quelle cose non interessano

MG: sono stato nellesercito per 4 anni

JZ: dove? In Europa?

MG: no, Burma

JZ: Cristo! (ancora? ndr)

MG: si ero un sergente nello squadrone Merill (quelli che fanno i raids, si chiamano marauder ma in italiano come si dice non me lo ricordo)

JZ: cazzo! (ride)

MG: quando scrivi musica, lo fai con una matita o penna?

JZ: si, matita e carta. Queste sono le tue annotazioni? E' orribile! Ci stiamo divertendo e tu vuoi rovinare tutto con un'intervista!

MG: no, non dire cosi'. Ci divertiremo comunque. Ero un amico di Alvin Jones, il batterista, lo conosci?

JZ: si'!

MG: ci siamo frequentati per unpo'. Lui, Coltrane e Garrison vennero a san francisco quando io insegnavo alla berkeley. Avevo una barca a ssaualito, che usavo come studio. Vennero cercando di comprare dell'erba, con un seguito di tipi poco raccomandabili. Ne ho visto circa 20 calpestare sulla mia barca. Ho pensato, che cosa accadra'? Ma suonarono, e fu una cosa straordinaria. Cosi dissi ad Elvin, 'sto cercando di ascoltare il tempo che state creando e riesco ad entrarci, ma non riesco ad uscirne'. E lui disse, ' questo e' esattamente di cosa si tratta, non ne esco'.

JZ: in un certo senso e' come auto-ipnosi. Quando compongo musica, a volte la musica raggiunge un posto in cui si scrive da sola e cerco di non interferire. Mi sto preparando a scrivere un pezzo, e ci sto pensando da 6 mesi, cambio gli strumenti, cambio il nome, faccio piu' ricerca. Sto leggendo molto Aleister Crowley.

MG: mi sembra di capire che leggi molto

JZ: mi piace leggere. Mi piace guardare.

MG: mi sembra di capire che fai anche molte ricerche per la musica

JZ: molte ricerche per la musica e la vita, stessa cosa.

MG: ho un vizio, compro dischi e libri

JZ: anche io. Pero' io in quello vizio includo anche i film (no e-mule per lui ndr) e non lo controllo piu' questo vizio. Sai da bambini dovevamo andare al cinema per vedere un film. Poi arrivo' la televisione e dovevi aspettare fino a mezzanotte per il fiml che volevi guardare. Ora, vai in un negozio, lo compri e lo guardi quando ti pare!

MG: la tua musica e' sull'etichetta tzadik, che significa saggio, e' vero?

JZ: significa tante cose, e' una lettera dell'alfabeto ebraico

MG: l'ho chiesto a mia madre e lei ha detto saggio

JZ: si. O puo' essere giustizia, moralita', o il concetto di cio' che e' giusto. Oppure rabbi o santo in una picola comunita'. Una delle ragioni per cui ho cominciato con tzadik e' per tenere i dischi in in catalogo. Sono stanco di etichette che cancellano dischi quando non vendono. Lo scopo di Tzadik e' di mantenere in circolazione i dischi importanti, come un catalogo. se vendiamo, va bene, ma.....

MG: quanti dischi sono usciti su tzadik?

JZ: circa 250

MG: fai tutto da solo?

JZ: ci sono circa due o tre persone, non abbiamo un ufficio, non abbaimo nemmeno una linea telefonica, Lo facciamo da casa e funziona.

MG: e' una cosa eccezionale. E fate abbastanza soldi per pagare tutte le spese?

JZ: si, perdiamo 10, 20 mila dollari l'anno, ma le persone che ci lavorano dicono, ok rimetto la mia quota di guadagni, non ne ho bisogno. E' come una co-operativa.

MG" e' meraviglioso, ci credono davvero

JZ: si, sono persone difficili da trovare, persone a cui importa davvero. E sono stato fortunato. La cosa sopravvive grazie alla buona volonta' e perche' ci sono ancora persone idealiste al mondo.

MG: non molte

JZ: tu sei uno

MG:, si, ma penso di essere un po' pazzo

JZ: non puoi essere idealista e non essere pazzo. Hanno creato una struttura talmente profonda, non puoi entrarci. E noi non vogliamo entrarci, siamo al di fuori. Ma non siamo fuori guardando all'interno della struttura, siamo fuori e guardiamo oltre, al di la'. Penso siamo in una posizione molto salutare. Gli idealisti ci saranno sempre e noi sopravviveremo.

MG: ho limpressione che la tua musica sia molto divisa in compartimenti, questo tipo di musica e quell'altro.

JZ: sull'etichetta e' stato fatto in maniera deliberata. perche'..... ho certe ossessioni

MG: molte ossessioni

JZ: si. E' un modo per dar loro un ordine. Credo tzadik sia molto supportiva della scena musicale. E' un modo per aiutare cose molto specifiche a cui mi sento vicino. La gente mi manda cose in continuazione che io credo non sono appropriate per tzadik. Come l'improvvisazione, il jazz, questo modo di etichettare le cose non mi interessa . Sono piu' interessato alle cose che si trovano negli interstizi.

MG: sono rimasto molto colpito dal primo disco dei masada, alef, il modo in cui eravate coinvolti dalla melodia. Non lo avevo mai sentito nella tua musica prima di allora.

JZ: no, quella fu un'esplorazione della melodia, per vedere se potrevo scrivere un insieme di canzoni come gershwin o thelonious monk.

MG: infatti, le puoi fischiettare

JZ: quella era la mia sfida come compositore. Come in tutte le cose bisogna darsi delle sfide per mantenere l'interesse in quello che si fa. Cosi dissi a me stesso, scrivero' 100 melodie in un anno

MG: hai finito?

JZ: no, ne ho scritte 50 il secondo anno, 25 o 30 ilterzo anno, e il quarto anno altre 25, poi mi msono fermato. Era un progetto di 4 anni, ho scritto 200 pezzi. Non la penso piu' cosi'.

MG: farai ancora concerti con masada?

JZ: non dobbiamo fare prove, ci presentiamo e suoniamo. Cosi' contiueremo a suonare a neew york, cosi per divertimento. E in altri posti per un sacco di soldi. Non posso dire di no, perche' non faccio nessuno sforzo. Ma le mie preoccupazioni sono altre ora. lavori su un progetto per un po' e poi.....

MG: da quanto ho capito sei molto coinvolto nella musica classica. hai mai pensato a comporre per un'orchestra sinfonica?

JZ: l'ho fatto

MG: davvero?

JZ: uno dei cd che ti ho dato e' un concerto per piano per un'orchestra di 90 strumenti. Ho cominciato cosi' da bambino, studiando musica classica. Mi sono interessato di jazz solo molto tempo dopo. E tutte queste ossessioni, colonne sonore, musica classica, jazz o rock tutte queste cose sono sempre state presenti nella mia vita. A volte certe cose vengono in superfice e vengono focalizzate, poi scompaiono e appare qualcosa di nuovo. In questo momento mi piace lavorare sulla musica classica perche' posso restare a casa. sono stanco di viaggiare. Se hai un gruppo devi andare in tour perche' e' il modo di migliorare la band. ecco perche' i gruppi negli anni 50 e 60 erano cosi' buoni, perche' lavoravano in continuazione. hanno un contratto al Five spot e suonano per tre mesi, 6 sere a settimana! Suoni cosi' tanto nella tua citta', dormi nel tuo letto, la musica arrivera' a qualcosa di buono.

MG: ho cominciato a frequentare il five spot molto presto. Avevo degli amci che vivevano li vicino e dicevano' fanno musica dal vivo, devi andarci'.

JZ: era il 58 o qualcosa del genere?

MG: no, prima. Era il 55, c'erano due fratelli, Joe e Iggy Termini

JZ: certo, erano famosi per essere molto avari

MG: io e il io amico norman blum andavamo li 6 sere a settimana a bere. Avevamo aperto un acconto per bere champagne scadente. Un tipo di nome ivan black, un agente, convinse Termini a comprare un buon piano e a chiamare Monk. Fu stupendo vedere come Monk riuscisse a proporre la stessa musica in modo diverso tutte le sere. Fantastico musicista (anfatti! ndr)

JZ: c;era molta gente?

MG: soprattutto artisti, alla fine divenne molto affollato. Non ricordo come accadde, ma poi arrivo' ornette. E si fermo circa 5 o 6 mesi. Ascoltavo molta musica e bevevo molto champagne.

JZ: (si guarda attorno) hai delle belle cose sotto queste luci al neon (letteralmente dice merda seria, ndr)

MG: quella piccola scultura e' del 1200 A.C.

JZ: e' bellissima, ma queste luci......

MG: sono lampadine speciali che riproducono la luce solare, si chiamano lampadine North Lights.

JZ: ah lampadine speciali. Lavoravi con luce naturale in passato?

MG: lo preferisco, ma......

JZ: possiedi tutto il piano superiore, non puoi fare qualcosa? Perche' non rompi il soffitto e fai una finestra?

MG: costerebbe 20.000 dollari

JZ: e allora? Che cosa sono 20.000 dollari, un sacchetto di conchiglie! Guarda che luci orribili!


MG: ci sono abituato

JZ: mi danno il mal di testa, non senti il ronzio?

MG: non le sento piu'

JZ: io si'. Rompi quel tetto! 20.000 dollari? E' un sacchetto di
conchiglie!

MG: sei stato in giappone per molto tempo. So che la tua musica e' recepita molto bene li'.

JZ: non credo sia recepita bene da nessuna parte. Credo ci siano piccoli gruppi di persone che ci credono, o ne sono intrigati, o ne sono attratti per svariate ragioni. E alcune di queste ragioni possono essere cacate, altre valide. Non mi interessa.
Ma sono stato in Giappone per dieci anni ad intermittenza, facendo avanti e dietro. Avevo un appartamento e mi sentivo coinvolto. Alla fine sono tornato a New York come la mia vera casa. Japan e' un posto in cui ci sente molto soli. La gente noon si frequenta, nel senso in cui stiamo facendo noi adesso, spendendo tempo insieme.
Tu ed io abbiamo stabilito un'affinita' reale. Forse verro' a cena nei prossimi mesi. In Giappone non accadrebbe. La gente e' molto circospetta. non ti chiamano, non perche' non sono amichevoli, ma perche' non vogliono imporre la propria presenza. E come risultato la gente e' molto isolata. Da quando e' morto mio padre ho cominciato a pensare all'amicizia e alla famiglia, al significato di queste parole. Hanno un significato di verso in Giappone. Sono cresciuto con queste definizioni, non ero in grado di negoziare una trasformazione completa.

MG: perche' ci sei andato>

JZ: musica, cibo, cinema, amici. Fui invitato a suonare per tre mesi. Mi e' piaciuto molto e sono restato. E ci vado ancora ogni anno.

MG: e hai imparato la lingua\

JZ: ho imparato a parlarlo e a scriverlo. Ho imparato a conoscere molte delle sottigliezze della cultura. E quella e' stata una vera ewsperienza formativa. Mi ha aiutato a capire chi sono. imparare un'altra lingua ti aiuta con l'Inglese. Ti aiuta a concentrarti sulla la comunicazione, ed e' stato grande. Ed essere colpito in maniera cosi' diretta da una cultura completamente diversa mi ha aiutato ad apprezzare la mia cultura. Non mi sarei dato all'ebraismo cosi' tanto se non fossi stato in Giappone.

MG: sei stato influenzato dalla morte dei tuoi genitori?

JZ: la morte di mio padre, andare molto in germania e farne l'esperienza, e poi l'avere molti amici e colleghi che sono ebrei. La cosa comincio' a diventare rilevante. Alla fine, e' apparsa nella mia vita, come tutto cio' a cui pensiamo e che e' reale.

MG: non mi sento molto ebreo, e' il modo in cui sono cresciuto

JZ: ma e' parte di cio' che sei

MG: so di essere ebreo, non e' un problema

JZ: ne hai mai parlato, tipo con Rothko o Feldman?

MG: no a dir la verita' . Ne ho aprlato con il mio dentista recetemente. Lui, con cui sono abbastyanza amico, e' ebreo francese. Un uomo molto elegante che e' divenato piu' consapevole e prende lezioni due volte a settimana

JZ: va da un rabbi

MG: (>>>vabbe' parla del dentista, ndr) grazie a lui sono un po piu' consapevole sul significato di essere ebreo

JZ: ne devi essere molto consapevole, essendo cresciuto negli anni 40

MG:( vabe' qua parla delle sue esperienze nell'esercito)

MG: quando hai iniziato a suonare il sax, hai cominciato con il bebop?

JZ: nel giro di un anno ho cominciato as uoanre bebop. era la letteratura dello strumento all'epoca. Devo prima imparare con quella musica.

MG: pratichi ancora?

JZ: non pratico da 20 anni, dall'1981. Mi considero un compositore che suona per caso, e' un modo per comunicare con i musicisti, un modo funzionale di interagire, ma non sono un musicista.

MG: suoni altri strumenti oltre al piano e sax?

JZ: non proprio. Da giovane ho studiato la chitarra, suonato il basso in una surf band, il trombone, flauto, clarinetto. Ho imparato tutto a scopo compositivo.

MG: hai mai sioanto con roy anderson?

JZ: si, lo conosco, ma non abbiamo mai suoanto insieme. Credo che lui sia parte del mondo jazz e non sono il tipo che chiama un musicista fuori dal proprio mondo, gli mette la musica davanti e dice "hey, guarda un po'"

MG: ero amico di feldman

JZ: deve essere stato incredibile

MG:aveva certi occhi, sembrava il dr cyclops

JZ: aveva occhiali molto spessi

MG: ed era grasso. Ero con un'amica e dovevamo incotrare questa donna bellissima cosi' chiedemmo a feldman div enire con noi. Vederlo in costume era come guardare un film horror.

JZ: oh mio dio (ride)

MG: arriviamo alla spiaggia, barbara era sul telone, si alzo', fu amore a prima vista. Si afferrarono, non si erano mai visti prima, caddero sulla sabbia e iniziarono a ... fu incredibile. Ma mi piaceva la sua musica, la ascolto ancora

JZ: lavori su piu' di un quadro alla volta?

MG: si', sono diventato un po' schizofrenico perche' sto lavorando su tipi diversi di quadri allo stesso tempo


JZ: anch;io facio lo stesso. Vado in studio e lavoro su una colonna sonora basata sul rock per un giornop o due. Allo steso tempo la voro su un pezzo classico, e poi suono con i masada la sera. Tutto allo stesso tempo. Ma ha un senso al giorno d'oggi, Come era negli anni 50? La gente aveva bisogno di concentrarsi su cose piu specifiche?


MG: non so per la musica, ma la pittura era un modo rivoluzionario per cambiare il mondo. Ecco cosa era il tardo Modernismo, sentivi di fare qualcosa di importante

JZ:non lo credi piu"

MG: credo che fu Lenin a dire che la liberta' e' riconoscere la necessita'. E credo che noi artisti facciamo lo stesso, eliminiamo tutto cio' che non e' necessario.

JZ: abbiamo fatto molti sacrifici per vivere questa vita e la gente non lo capisce. Pensa che siamo qui a divertirci, ma non e' cosi'. Si lavora duramente e diventi isolato. E ti distrai dal normale bisogno umano di compagnia e amore e comprensione e apprezzamento. Sono distrazioni dal lavoro per me. Ecco perche' non posso leggere giornali o quotidiani, non guardo la tv. Mi concentro su cio' che e' importante, cioe' il lavoro. Essre sicuro di fare il mio meglio con tutta la tecnica, immaginazione e onesta' possibili.

MG: che ne pensi del dubbio?

JZ: ci viviamo ogni microsecondo della nostra vita. Sono smepre in dubbio su cio' che faccio, sono sempre torturato ed eco perche' la felicita' e' irrilevante. La felicita' e' per bambini e yuppies. Non cerco la felicita', voglio fare il mio lavoro. E a volte le cose migliori si fanno con il dubbio. Ripensamenti continui, evaluare di nuovo, lavorare finche' si pensa che sia il pezzo sia finito. E questo e' interessante, sapere quando fermarsi. A volte c'e' un momento magico quando tutto appare al posto giusto.



Vabbe' mi fermo non ce la faccio piu'! Continuo piu' in la'
 
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view post Posted on 4/1/2007, 21:33     +1   -1
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azz, quanto è lunga... un lavoraccio....
grazie yumi ;)
 
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view post Posted on 4/1/2007, 22:15     +1   -1

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Brava yumi!

E' veramente lunga...:o:
 
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yumiho
view post Posted on 4/1/2007, 22:23     +1   -1




Ma non mi sono resa conto di quanto fosse lunga finche' non ho cominciato a tradurre.......ho continuato finche' ho potuto.
La seconda parte a presto anche perche' non e' rimasto molto
 
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yumiho
view post Posted on 6/1/2007, 17:19     +1   -1




mg Esattamente

jz Sono poco frequenti, forse una volta ogni due anni. L'ultima volta e' stato quando ho finito un concerto per violino, che non ho ancora registrato. E' ispirato a JosepH Cornell. Quando vivevo a Flushing, Queens, da bambino, la nostra casa era vicina alla sua; lo vedevo spesso fuori al candy store su fresh meadow lane. Comunque il concerto si chaima comte de fes. In quel periodo mia madre e' morta. Da un punto di vista strutturale lavoravo con regole molto rigide. non uso sempre regole rigide, ma quella volta ho scritto la parte per violino prima, dall'inizio alla fine. Poi ho preso tutti i toni della parte con il violino, li ho scritti su un pezzo di carta ed ho usato lo stesso ordine per orchestrare il resto del concerto. Sono arrivato a meta', e poi ho ricominciato a riordinare tutto. C'era una pagina che doveva essere all'inizio ed e' finita alla fine e poi ho usato i toni del violino di quella parte per un interludio. All'improviso tutto si mise a posto, in modo strano, non so come una specie di satori. Ho pensato, wow, e' fantastico, e' un tutto organico, funziona.

mg Esperienza meravigliosa

jz Molto rara

mg Ascoltando la tua musica agli inzi, pensiamo al sassofono, sembra che stavi cercando di trovare tutti i suoni che lo strumento potesse fare. E' vero?

jz All'inizio creai una griglia. Ero molto interessato all'arte egiziana e lo sono ancora. Guardavo geroglifici e dizionari di geroglifici e creai un lessico che era il linguaggio usato con lo strumento. Non potrebbe mai essere un documento completo di tutti i suoni possibili su ogni strumento, ma era una lista abbondante di strani cigolii e ululati e tonfi nella notte.

mg Quali compositori ascolti e ammiri?

jz cosi' tanti non so da dove iniziare. Gyorgi Ligeti, I like Steve Reich's music, Harry Partch, Xenakis, Feldman, Boulez and Stravinsky.

mg Nessuno parla piu' di partch

jz partch e' il piu' grande. Crei una lingua e poi la parli. Harry Partch ha creato il proprio mondo dal nulla. Ha creato i propri strumenti, il modo di scrivere musica per gli strumenti, ha creato un ensemble per poter eseguire i pezzi alla perfezione. Per quanto riguarda il modo in cui lavoro con i musicisti, Partch e' una infuenza molto importante. E l'idea di Ellington di avere un gruppo con cui lavorare costantemente. Harry Partch aveva un gruppo di musicisti che suonavano e vivevano insieme.Anche Sun Ra lo faceva. Non voglio vivere con loro, ma ho un pool di musicisti su cui posso contare, quando do' loro un segnale, faranno qualcosa di grande.

mg Quando vai instudio, modifichi le composizioni?

jz A volte sono completamente create in studio. A volte le modifico a volte vengono registrate senza cambiamenti. Bisogna essere flessibili e quando lavori con altre persone, ci sono molti punti interrogativi. Puoi chiedere a qualcuno di fare qualcosa che non sono in grado difare. O forse lo fanno in modo diverso da come vorresti, ma devi imparare ad accettare il loro contributo. Questo e' il segreto di Duke Ellington, dare qualcosa a qualcuno e loro lo trasformano attraverso il loro filtro personale. E quando trovi qulacuno il cui filtro interagisce in modo creativo allora hai un membro del gruppo. Hai un pool. Quando compongo musica, da solo, penna e carta, penso ai musicisti che saranno tra me e il pubblico. Il lavoro di un compositore e' diverso da quello di un pittore, tu lavori sulla tela e fai cio' che devi fare. La tela va al pubblico e loro la vedono. Il pubblico non puo' vedere lo spartito e immaginare cio' che sta per accadere. Scrivo per un musicista che poi va sul palco e lo propone ad un pubblico. Ed hai che fare con tutto cio' che e' nascosto in un essere umano: nevrosi, ego, vanita', piccolezze, incredibile sensibilita', capacita' di essere supportivi (si dice cosi' in italiano? non me lo ricordo!!!! ndr), entusiasmo, energia creativa.
Devo pensare a tutto cio' quando compongo. Devo creare qualcosa che eccitera' un musicista, cosi' che l'energia si trasferisce dalla pagina al pubblico. Il segreto e' quella relazione con i musicisti.

mg Negli ultimi due anni ho ascoltato circa 4 dischi, uno di Tom Varner, il quale e' tornato indietro di circa 100 anni per scoprire vecchie canzoni americane. E Uri Caine ha fato un disco di recente. un altro paio di persone stanno tornando indietro alla tradizione americana.

jz Tin Pan Alley.

mg Lo hai mai fatto?

jz Non ho fatto molta ricerca in quel campo. Non sono piu' abituato a interpretare la musica degli altri. E' stato molto importante per me fin dall'inizio per definire il mio linguaggio musicale, usare dei pezzi musicali, arrangiarli creativamente e filtrarli attraverso il mio linguaggio. Ora non ne sento piu' il bisogno. Sono arrivato al punto in cui posso parlare nella lingua che ho sviluppato negli ultimi 25, 30 anni.

mg Sei diverso quando fai musica classica da quando ti occupi di altri generi? in altre parole, quando vai ad un concerto della tua musica classica, ti vesti in modo diverso?I

jz Mi vesto cosi,' giorno e notte (Noooo ci dorme pure con quei pantaloni! ndr)

mg Capisci cosa voglio dire?

jz Capisco cosa vuoi dire, ci sono diversi piani su cui discutere. C'e' il personaggio che metti su senza accorgertene, perche' e' cio' che sei. E poi c'e' la persona cosi' come e' percepita dagli altri, sia che ti conoscano o no.E poi c'e' la musica. Preferisco parlare della mia musica non di me. Il personaggio e' cio' di cui tutti volgiono parlare. E perche'? Perche' e' difficile parlare di creativita' non verbale? O perche' hano qualche ossessione strana con il culto della personalita'?La gente parla dei miei vestiti e di come parlo. Sono una persona normale come te, che dice quello che pensa. Se qualcuno mi prende per il culo, dico 'vfanculo mi stai prendendo per il culo', e la gente si sente minacciata. e cosi' pensano che sono una persona orribile, uno stronzo,, quando in realta' sono una persona che e' molto onesta. La gente e' interessata alle altre persone? perche' non sono interessate alla musica? La gente viene a casa mia e dicono dove sono i mobili? Non ho mobili. Se tivuoi sedere fallo sul per terra. E un posto piccolo, ricoperto di libri, cd, dischi, film, ovunque. Si spaventano, non possono capire, non c'e' una cucina, non c'e un posto per dare il benvenuto. Dico ' io vivo qui'.

mg non hai la cucina?

jz avevo bisogno di spazio per i libri, cosi' mi sono liberato della cucina

mg non cucini?

jz mangio fuori


mg ti dobbiamo invitare a cena. Siamo bravi in cucina, Lynn (la moglie): john non ha una cucina!

lynn umlauf (laughter) Fantastic!

jz credo che l'idea di un artista che vive al di fuori della societa' e' ancora viva. Penso sia un ruolo importante, e' sempre stato sottovalutato, diventiamo vittime, targets, perche' il nostro stile di vita deve essere diverso. E facciamo molti sacrifici.

mg sono d'accordo, ma alcuni artisti hanno accettato i valori della societa' e li hanno amplificati

jz quella e' la strada per l'inferno se mi chiedi. Sai, la natura elitaria del tuo lavoro mi affascina, perche' tu non sei elitario e cio' che fai e' cosi' reale.

mg Assolutamente

jz la musica e' diversa perche fai un cd e poi lo vendi, la musica era in passato elitaria come l'arte. In passato corti e re avevano compositori, le chiese commissionavano compositori, ma asclotare la musica era diverso.

mg Rubens, che era anche un diplomatico olandese, viaggiava con un'orchestra di 16 musicisti nei suoi viaggi diplomatici. Ed ogni volta che si fermavano loro suonavano per lui.

jz (ride) l'ho letto



mg quella e' la mia ambizione, chiudiamo su questa nota

jz sono d'accordo
 
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Alzuras Dronog
view post Posted on 6/1/2007, 18:05     +1   -1




(cazzo sta intervista è di altissimo livello intellettuale [rispetto a qualsiasi altra intervista abbia mai letto, ma non solo] ... :ph34r:

grandissima yumiho

a me sto passo è piaciuto un casino:

CITAZIONE
MG: si, ma penso di essere un po' pazzo

JZ: non puoi essere idealista e non essere pazzo. Hanno creato una struttura talmente profonda, non puoi entrarci. E noi non vogliamo entrarci, siamo al di fuori. Ma non siamo fuori guardando all'interno della struttura, siamo fuori e guardiamo oltre, al di la'. Penso siamo in una posizione molto salutare. Gli idealisti ci saranno sempre e noi sopravviveremo.

qui:

CITAZIONE
Sono smepre in dubbio su cio' che faccio, sono sempre torturato ed eco perche' la felicita' e' irrilevante. La felicita' e' per bambini e yuppies. Non cerco la felicita', voglio fare il mio lavoro. E a volte le cose migliori si fanno con il dubbio.

E' impossibile non provare felicità, ci si può avvicinare, ma il fatto di non voler essere felici diventa a sua volta ipocrita... si tratta solo di poter essere il più possibile indipendenti intellettualmente, porsi continuamente dubbi, mettere qualsiasi cosa in discussione per non farsi influenzare da una precedente educazione... è quello che m'ha spiegato essere presente anche nella "noia di Sartre" un mio amico...

Questa sorta di corsa al dubbio è simile a quella che i monaci buddhisti usano per cercare il nirvana il nulla...

Guardarsi la mano e non vedere una mano, non sapere cos'è... è quello che accade ad un neonato quando viene al mondo...
l'unica cosa che può percepire sono alcuni sensi che "nonmiricordochi" dicono siano innati (tipo l'associazione di forme e figure, colori ecc ecc)


ho divagato un bel po' e probabilmente sparato un po' di cazzate, ma era giusto per buttare un sasso :wheelch: :wheelch: quindi perdonate le ciance (se ci sono)





Edited by Alzuras Dronog - 6/1/2007, 18:30
 
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yumiho
view post Posted on 6/1/2007, 19:13     +1   -1




QUOTE (Alzuras Dronog @ 6/1/2007, 18:05)
(cazzo sta intervista è di altissimo livello intellettuale [rispetto a qualsiasi altra intervista abbia mai letto, ma non solo] ... :ph34r:


E' impossibile non provare felicità, ci si può avvicinare, ma il fatto di non voler essere felici diventa a sua volta ipocrita...

Vabbe' ma Zorn e' un grande intellettuale, anzi e' criticato per essere fin troppo 'intellettuale' (che poi che cazzo vordi').

Non credo sia ipocrita, credo lui si riferisca al non sedersi sugli allori e alla ricerca continua di significati che non siano imposti dall'esterno. I bambini non sono felici, su questo non sono d'accordo con Zorn (e la pedagoga sono io, lui fa il musicista) pero' gli yuppie a cui si riferisce cercano una felicita' fittizia che viene loro 'imposta' e credo Zorn rifiuti proprio questo.

Come siamo profondi!
 
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shazanna
view post Posted on 6/1/2007, 23:18     +1   -1




"Archival Series John Zorn: Six Litanies for Heliogabalus [#7361]

The infamous Moonchild/AstronomeTrio of Patton, Dunn and Baron returns to
the studio this time aided by the searing organ of Jamie Saft, the complex
electronics of Ikue Mori and a small female chorus to realize Zorn's latest
project Six Litanies for Heliogabalus. Inspired by the decadent excesses of
the Roman emperor/child-god who made Caligula and Nero look like reasonable
human beings-smothering his dinner guests to death in a rain of perfumed
rose petals-these six compositions (including an outrageous new piece for
solo voice) explode with color, imagery and intensity. A startling blend of
Metal, Contemporary Classical, Jazz and Mediaeval Music, this is one of
Zorn's most extreme and original creations."

by newsletter


I recorded two more "Moonchild" CDs. One is Astronome and the third is
called Six Litanies for Heliogabalus which includes Jamie Saft on B3, Ikue
Mori and small choir of three women. I just heard a rough mix of one piece
and I have to say it's one of Zorn's greatest achievements and I'm proud to
be a part of it. I expect it to be released in early 2007.


by trevor dunn

 
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yumiho
view post Posted on 7/1/2007, 00:29     +1   -1




Grande Zorn, non vedo l'ora che me lo compro al volo ed Heliogabalo e' uno dei piu' bei libri di Artaud. Evviva!!!
 
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DaveJWarner
view post Posted on 1/3/2007, 11:34     +1   -1




image
COMPANY 91 VOLUME 1

1) AB / VM (5:42)
2) YR / AB / DB (10:01)
3) VM / PL / PR (5:19)
4) PL / PR / DB / YR / AB / VM (11:14)
5) PT / DB (10:16)
6) JZ / BK (10:55)
7) DB / BK / JZ / PT (10:46)

Alex Balanescu: violin; Vanessa Mackness: voice; Yves Robert: trombone; Derek Bailey: guitar;
Paul Lovens: percussion; Paul Rogers: bass; Pat Thomas: electronics and keyboards;
Buckethead: guitar (6, 7); John Zorn: alto saxophone.
Recorded by Paul Wilson and Matt Saunders, during Company Week 1991 at the Place Theatre, London.
Taken from the first two days, Tuesday and Wednesday. Artwork and design by Karen Brookman.

1991 - Incus Records CD16


per i seguaci


(se non è il topic adatto spostate pure..)

ah, ci sono anche volume 2, e 3..!!!!!
 
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prestidigitator
view post Posted on 1/3/2007, 11:40     +1   -1




Eliogabalo di artuad me lo sono letto, veramente un bel libro anche se non fi facile fruizione
 
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271 replies since 17/10/2005, 12:30   3649 views
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