Beh se non ti piacciono c'è poco da fare, anche se sicuramente non sono un gruppo facilissimo, ci possono volere diversi ascolti per iniziare ad apprezzarli....
Come suono però nel complesso mi sembra strano che non ti sembrino nulla di nuovo, obiettivamente il sound dei Tool mi sembra uno dei più riconoscibili in assoluto.
In ogni caso, come dice Giallo, per apprezzare i Tool non si può prescindere dai testi e dai concetti chiave che ci sono dietro i loro dischi.
Non ho mai sopportato i fanboy dei Tool e chi li considera come un gruppo unto dal Signore, però obiettivamente farei fatica a non considerarli come uno dei gruppi con maggiore personalità ed originalità della storia della musica pesante.
Per quanto riguarda la tecnica: non ho mai dato troppo peso a questo aspetto, anche se mi piace ascoltare gruppi con bravi strumentisti, però anche questa nei Tool c'è eccome, soprattutto per quanto riguarda la sezione ritmica. Ci sono un sacco di tempi non convenzionali e il lavoro di basso e batteria spesso è cesellato alla perfezione. Senza contare le metriche e il modo in cui canta Maynard...
Al di là di tutte le pippe mentali, un pezzo così trovo sia di notevole interesse:
VideoConcludo con due raccomandazioni:
1) Assicurati di ascoltare i dischi originali o comunque un rip decente (la qualità della produzione è uno dei fattori di maggior pregio dei Tool) e possibilmente su un buon impianto stereo (o in cuffia).
2) Ascoltare pezzi sparsi dei Tool a mio avviso ha poco senso, concentrati sull'ascolto completo di un disco cercando di avere i testi sottomano.
In conclusione, ripeto, se non ti dicono niente c'è poco da fare, ma visto il valore del gruppo vale la pena provarci ed insistere un po'.