Allora.
Il disco è composto da 12 tracce
1 A Pain That I'm Used To
2 John the Revelator
3 Suffer Well
4 The Sinner in Me
5 Precious
6 Macro
7 I Want It All
8 Nothing's Impossible
9 Introspectre
10 Damaged People
11 Lilian
12 The Darkest Star
Parte con una sirena che spacca le orecchie di un sordo per buttarsi in un suono analogico anni 80 ma estremamente attuale nel contempo che pervade tutte e 12 le tracce.
I depeche dimostrano che il genere mainstream di ora lo facevano e lo sanno fare benissimo da anni. non mi aspettavo un album così carico e energetico da una band (vedi U2 - mi fanno vomitare) che suona da 25 anni sulla cresta dell' onda.
Una sorta di Madonna dark che ti racconta di incubi, paura e piccole cose con la poesia che solo i Depeche hanno.
Devo dire che exciter tolto il singolone dream on mi aveva deluso.
Playing the angel, dopo una settimana neanche che è uscito mi entusiasma. Suona pop, electropop electro e new wave. Tutto insieme, anche rock se vogliamo.
Il singolo, Precious beh al primo ascolto mi ha fatto storcere ilnaso, per la sua spiccata commercialità, ma ad un ascolto attento rivela tutte le sue potenzialità negli arrangiamenti di suoni, fruscii e synth presenti dietro ogni angolo.
Un disco Pop certamente, sconsigliato agli amanti della sperimentazione ( vero Doc!) ma suggerito a chi è rimasto un pò legato a grandi come Joy division, i cure di disintegration, i bauhaus, e il movimento ebm di fine 80.
L'ammiccamento è più che un ammiccamento, è una stretta di mano fra i depeche e i depeche, si sono ripresentati con ciò che sanno fare meglio in una chiave moderna, mettendo via una pletora di band remixatrici che personalmente non sopporto manco più.
Alla faccia di Reason e degli pseudomusicisti da stanza.
Anche alla faccia mia che reason lo adoro.
