Vi segnalo anch'io una (super) mostra:
I CAPOLAVORI DEL GUGGENHEIM
(Roma, Scuderie del Quirinale)Roma, 1° marzo 2005 - Cinquanta artisti e ottantadue capolavori per ripercorrere la storia dell'arte moderna dalla seconda metà dell'Ottocento alla fine del Novecento e, insieme, l'avventura di due grandi e lungimiranti collezionisti: è la mostra ospitata alla Scuderie del Quirinale, con i capolavori raccolti da Solomon e Peggy Guggenheim, zio e nipote che nel Novecento diedero vita a due straordinarie raccolte private divenute poi il nucleo di tre importanti musei a New York, Bilbao e Venezia.
Curata da Lisa Dennison, la mostra è organizzata dal Solomon R. Guggenheim Museum di New York in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo e MondoMostre: per la prima volta sono presentate nella stessa sede opere collezionate dai due Guggenheim insieme ad altre confluite nei musei da loro fondati e provenienti dalle raccolte Thannhauser, Nierendorf, Panza di Biumo.
Tutto cominciò quando l'industriale di origine svizzera Solomon Guggenheim, sposato con Irene Rothschild, conobbe la giovane pittrice Hilla Rebay, che divenne ben presto la consulente artistica dei coniugi accompagnandoli, nel 1929, nel primo di una serie di viaggi in Europa alla scoperta degli ateliers degli artisti. Trent'anni dopo, nel 1959, sarebbe stato inaugurato sulla Fifth Avenue il Solomon Guggenheim Museum, geniale creazione dell'architetto Frank Lloyd Wright.
La nipote Peggy, protagonista della vita culturale parigina negli anni Venti, costituì ben presto una propria collezione seguendo i suggerimenti di Marcel Duchamp. Moglie di Max Ernst, raccolse inizialmente opere d'arte astratta e surrealista per poi rivolgersi all'arte americana, essendosi trasferita negli Stati Uniti nel 1941 a causa della seconda guerra mondiale. In America scopre l'arte di Mark Rothko, Robert Motherwell e, soprattutto, di Jackson Pollock, che proprio grazie al sostegno economico della facoltosa collezionista muove i primi passi sulla scena artistica internazionale. Alla fine della guerra, la Guggenheim si stabilisce a Venezia, in quel Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande oggi sede del museo a lei intitolato.
La mostra ospitata alle Scuderie del Quirinale, nell'allestimento di Daniela Ferretti, si apre con la stagione dell'Impressionismo, con
i capolavori di Manet, Renoir, Monet, Cezanne, Van Gogh, fino al neo-impressionismo di Seurat e al Picasso pre-cubista del ritratto di Fernande con mantiglia nera del 1905-1906. Si prosegue con
il post-impressionismo di Bonnard e le varie fasi del Cubismo, con Braque, Leger, Delaunay, arrivando all'astrattismo di Mondrian e al futurismo italiano con Balla. L'interesse dei Guggenheim non si limitava, infatti, alla sola arte prodotta a Parigi, ma ai contemporanei sviluppi in Italia, Russia, Olanda, Gemania, con acquisizioni di
opere di Chagall, Marc, Kandinsky, Klee.
La Metafisica e il Surrealismo sono documentati dai capolavori della quinta sala, dovuti a maestri come
De Chirico, Ernst, Delvaux, Dalì, Tanguy, Mirò. Come volgendo le pagine di un manuale di storia dell'arte, al secondo piano delle Scuderie è presentata la produzione degli anni Trenta di Picasso e Mondrian, per poi arrivare al dopoguerra con
Lazlò Moholy-Nagy, Alexander Calder, all'informale di Dubuffet, per proseguire con
Giacometti, Hartung, Jorn, Appel. Un confronto suggestivo è quello tra il Coccodrillo del Niger di Mario Merz e le Cinture di Richard Serra, un ponte tra Italia e Stati Uniti che comprende anche un omaggio di Serra all'arte povera dell'artista italiano.
E poi l'arte americana, una delle passioni di Peggy Guggenheim, con i lavori di protagonisti come
Rothko, Motherwell, Sam Francis, Pollock: tra le opere di quest'ultimo, figura Grigiore d'Oceano, uno degli ultimi grandi lavori dell'artista americano.
Chiudono il percorso il
Neo-Dada e la Pop Art: da
Robert Rauschenberg e Jasper Johns a Roy Lichtenstein e Andy Warhol, con la drammatica sequenza dedicata alla sedia elettrica, del 1963, e l'autoritratto del 1986, realizzato da Warhol un anno prima della morte.
Catalogo The Solomon R. Guggenheim Foundation / Skira
Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio
Tel.: 06.39967500
Orario: 10-20; venerdì e sabato 10-22.30
Biglietto d'ingresso: intero 9 euro, ridotto 7,50 euro, scuole 4 euro
Dal 3 marzo al 5 giugno 2005
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Mammamia che (e quanti) nomi!
La prossima settimana ci vado
per info:
http://scuderiequirinale.c2i.it/